Pane al pane, vino al vino. Quando parla Giuseppe Cruciani è così. E il suo ultimo editoriale all’inizio della puntata del 20 febbraio de “La Zanzara” è stato un bello schiaffo in faccia alla sinistra. “C’è un aspirante governatore grillino che si chiama Alessandra Todde, la quale ha detto che questo è un governo di fascisti e che la Resistenza deve iniziare dalla regione Sardegna”. Cruciani ha dunque analizzato il risvolto assai pericoloso di parole come queste: “Va bene, in campagna elettorale se ne dicono di tutti i colori. Per carità di Dio, questa vorrà un po’ di voti, non so manco chi è. Ora però una segnalazione: la resistenza contro i cosiddetti fascisti era armata e i fascisti venivano spesso impiccati, ammazzati e giustiziati dai cosiddetti partigiani della Resistenza”. (Continua a leggere dopo il video)
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Sardegna, la candidata presidente Todde: “Governo di fascisti, la resistenza inizi dalla nostra regione” https://t.co/ziqvxKFnrd
— Repubblica (@repubblica) February 19, 2024
Analizza Cruciani: “Ora, se a qualcuno venisse in mente che davvero c’è il fascismo al governo e che la Resistenza parte dalla Sardegna, potrebbe anche pensare di prendere un fucile in mano…”. Il giornalista è poi intervenuto anche sulla polemica relativa ai poliziotti che a Milano hanno identificato le persone andate a porgere dei fiori per il dissidente russo Alexei Navalny sotto la targa di Anna Politkovskaja: “Ma voi avete davvero paura di essere identificati dalla polizia? Quando state per strada e vi si avvicina un poliziotto e vi chiede i documenti, qual è il problema? Nessuno perché avete la coscienza a posto e non avete fatto nulla di male. E allora qual è il problema? La polizia di stato, i carabinieri, la guardia di finanza, i vigili urbani sono lì per garantire la nostra sicurezza e che nulla accada”. (Continua a leggere dopo il video)
Schiaffo finale a un altro sinistro, il governatore della Campania Vincenzo De Luca, che nei giorni scorsi ha chiamato “stronza” la premier Giorgia Meloni: “Immaginate se al posto di De Luca ci fosse Zaia, Toti o un uomo delle istituzioni di centrodestra che dà della stronza alla Schlein. Per carità, che Dio ce ne scampi, però potrebbe anche accadere. Secondo voi cosa sarebbe accaduto? I caschi blu dell’ONU, sessismo, richieste di arresto, richieste di dimissioni. Invece a sinistra zero: quasi nessuno ha detto che è sbagliato dare della stronza a qualcuno”.
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