Continuano a essere gli schiavi del nuovo millennio, ma nessuno sembra fare nulla per migliorare la loro condizione. In Italia come nel resto del mondo “evoluto”, i rider rischiano la vita ogni giorno per consegnare cibo a tutte le ore e in tutte le parti delle grandi città. Pioggia, gelo, neve, temperature rigidissime o caldo asfissiante: non importa. L’algoritmo controlla tutto, detta i tempi. E se non ci stai dentro rischi di perdere il posto di lavoro. Una paga da miseria, certo. Ma in assenza di altro, si decide di rischiare e di accettare di farlo. È il neocapitalismo, baby. E così, succede che nella zona est di Londra, il giovane Mohamed, rider di Deliveroo, è collassato a terra per la stanchezza ma non è stato soccorso dal suo cliente. Anzi, quello ha preso il suo cibo e se ne è rientrato nel lussuosissimo palazzo Meranti House (appartamenti da 1 milione di sterline) abbandonandolo al freddo. Il video ha subito fatto il giro dei social infuocando la polemica. (Continua a leggere dopo la foto)
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Tutto il contrario di quello che invece ha fatto qualche tempo fa un cliente italiano che, quando il rider è arrivato a casa sua in condizione precarie dopo 40 chilometri in bici, ha denunciato le sue condizioni aprendo un vero e proprio caso. A Mohamed invece è andata malissimo. Il 24 febbraio si è sentito male ed è collassato a terra durante una consegna nel lussuosissimo palazzo di Londra. Nonostante le sue precarie condizioni di salute, i clienti hanno anche manifestato tutto il loro disappunto per il ritardo del rider. E invece di chiedergli come stesse, gli hanno fatto domande e rimproveri sull’ordinazione. “Probabilmente mancavano i loro cracker di gamberi o qualcosa del genere”, ha raccontato un testimone. (Continua a leggere dopo il video)
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— James Farrar 🇮🇪 (@jamesfarrar) February 24, 2023
This is horrendous!
It’s midnight. London E1, Alie Street, and a @Deliveroo rider is down. 1/ pic.twitter.com/kp6L5cnqu9
“Questa è la nostra realtà”. La denuncia dei rider
Mohamed è collassato sul marciapiede di Londra, il portiere dello stabile però ha deciso di non farlo entrare. E così il giovane rider è stato lasciato lì, per strada, in attesa dei soccorsi. Per fortuna alcuni passanti si sono accorti di lui e lo hanno aiutato in attesa dell’arrivo dell’ambulanza che ci ha messo più di un’ora. “Questa è la realtà per noi rider. Questo incidente riassume la Gran Bretagna: alcuni possono ordinare cibo gourmet in pochi minuti, mentre altri giacciono al freddo in attesa di un’ambulanza”, ha denunciato Catherine Meechan sul Guardian. La famiglia del giovane rider ha confermato che le sue condizioni sono ancora critiche, chiedendo rispetto per la privacy in un momento così delicato.
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