Non sono bastate le parole, fuori luogo e inopportune per un ministro, del mese scorso. Oggi Karl Lauterbach, il ministro della salute tedesco che sconsigliava le vacanze in Italia, apprendiamo essere proprio in Italia. Il ministro si trova ancora nel nostro Paese in questa seconda parte delle sue vacanze, ma, al di là della incoerenza tra le parole e i comportamenti, se ne parliamo è perché, ancora una volta, ci fornisce una dimostrazione plastica del ruolo di subalternità cui l’Italia pare relegata nel contesto europeo e internazionale in genere. Ma ora vediamo cosa è successo. “Il turismo in Italia non ha futuro”, diceva Lauterbach, eppure si trova in vacanza a Dolcedo, incantevole borgo della val Prino, nell’entroterra imperiese. L’intera zona è afflitta in queste settimane da una forte siccità. Leggiamo, su La Stampa e sul sito Dagospia, che le sorgenti montane sono dimezzate e le vasche degli acquedotti sono riempite da continui viaggi delle autobotti della società di gestione idrica oppure noleggiate dai singoli Comuni. (Continua a leggere dopo la foto)
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Le autobotti negate (fino all’arrivo del ministro)
Ma ecco che il prefetto di Imperia, smentendo una sua stessa precedente delibera, è andato in soccorso dell’illustre ospite e, in una lettera di risposta indirizzata al sindaco di Dolcedo, Giovanni Danio, ha scritto: “Si informa che questa Prefettura, in ragione della carenza idrica ma anche in particolare per la presenza dall’11 al 15 agosto del ministro federale della Sanità tedesca professor Karl Wilhelm Lauterbach, ha autorizzato in via del tutto eccezionale e, compatibilmente con le preminenti esigenze del servizio, l’invio di autobotti dei Vigili del fuoco, che come noto utilizzano acqua non potabile”. Valerio Massimo Romeo, prefetto di Imperia, è lo stesso che aveva in precedenza negato l’intervento delle autobotti dei Vigili del fuoco ai Comuni limitrofi di Vasia e di Chiusavecchia: “il Corpo non può essere distolto dai primari compiti d’istituto”, dichiarò. Invece può, evidentemente. Il concetto, peraltro, veniva ribadito in una lettera del 22 agosto a tutti i sindaci e al presidente della Regione, Giovanni Toti. La fornitura, infine, c’è stata: acqua potabile, dunque garantendo l’uso alimentare e non solo quello igienico-sanitario, trasportata sia da Rivieracqua che, con tre rifornimenti, dai Vigili del fuoco e immessa nella vasca dell’acquedotto che serve la frazione di Rimbaudi. Qui si trova la casa di amici di cui è stato ospite il ministro tedesco. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il ministro Lauterbach, tra gaffe e ammissioni
Lauterbach, epidemiologo, aveva fatto parlare di sé, oltre che per le dichiarazioni sul futuro del turismo in Italia, sfiorando l’incidente diplomatico, ma anche perché negli scorsi mesi aveva rilasciato importanti dichiarazioni sugli errori commessi durante la gestione del Covid (allorché, comunque, era già ministro) e sugli effetti avversi da vaccino. Parole ammirevoli, poi cancellate da questi ultimi episodi che denotano una certa tracotanza. “Il cambiamento climatico sta distruggendo l’Europa meridionale, un’era volge al termine”, aveva detto a luglio Lauterbach sentenziando che “in Italia il turismo non ha un futuro”. Poi, questo trattamento di favore. E il nostro Paese? Per dirla con Dagospia, è ridotta a “zerbino” dei potenti stranieri di turno.
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