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“Commissariare Autostrade, così torna al pubblico”. L’azione dei parenti delle vittime del Morandi

Pubblicato il 29/05/2021 11:14

Continua la guerra tra le famiglie delle vittime del ponte Morandi e Autostrade. Il Comitato che riunisce i parenti della strage del Ponte Morandi ha depositato alla Procura di Roma un’istanza di sequestro della società con richiesta di commissariamento. L’ipotesi del Comitato, sostenuto da Cna Genova e Liguria, il sindacato degli agenti di commercio, Trasportounito, Assiterminal e il comitato ex-zona arancione, è che i pedaggi siano stati usati per pagare il debito accumulato dagli azionisti per acquisire la società, in violazione alla normativa europea. (Continua a leggere dopo la foto)

L’azione dei parenti delle vittime del ponte Morandi arriva a pochi giorni dal verdetto dell’assemblea dei soci di Atlantia, previsto per lunedì 31 maggio, sulla cessione della maggioranza di Autostrade al consorzio composto da Cdp, Blackstone e Macquarie. “La nostra tesi già portata avanti nell’esposto presentato lo scorso anno – spiega al Fatto Quotidiano Raffaele Caruso, portavoce dei consulenti legali dei comitati – è che negli anni la tariffa pagata dagli utenti non sia stata usata per gli investimenti e la manutenzione del bene pubblico, ma per pagare il debito contratto dai soci per acquisire la società”. (Continua a leggere dopo la foto)

Le stesse associazioni a marzo avevano presentato un esposto anche alla Commissione europea. “Se quello che diciamo è vero – aggiunge l’avvocato – i contenuti economici dell’accordo tra Aspi e Cdp sono totalmente falsati, perché si andrebbe a comprare con soldi pubblici una società che è già stata pagata dal pubblico con le tariffe”. Se questa volta l’istanza dovesse essere accolta dal gip, secondo i comitati: “Con il commissariamento la gestione delle autostrade tornerebbe in mani pubbliche, senza la necessità di revoca della concessione”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Siamo consapevoli di essere come Davide contro Golia – aggiunge Egle Possetti – ma non possiamo smettere di sperare e lottare affinché fatti drammatici come la tragedia che ha portato via le nostre famiglie non accadano più”. Avanti tutta! Le vittime del Ponte Morandi gestito da Autostrade attendono ancora giustizia.

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