Il primo passo, finalmente, è stato compiuto. Nonostante gli strepiti, evidentemente dettati dalla paura, in cui si sono prodotti ieri nell’Aula di Montecitorio Conte e Speranza, i principali artefici di una disastrosa gestione della presunta emergenza sanitaria, è stata approvata la proposta di legge per la nascita della commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid. E ora? Ora, ci aspettiamo che venga fatta assoluta verità, e giustizia, in merito alle deliranti misure che taluni hanno ancora il coraggio di difendere con orgoglio, parlando risibilmente di “Clava politica” o di “Plotone di esecuzione”. Si augura che sull’operato di costoro, e di altri, venga fatta piena chiarezza anche Nunzia Alessandra Schilirò, l’ex vice questore della capitale vergognosamente destituita per aver preso pubblicamente posizioni sui vaccini anti Covid e sul Green pass: “Sono contenta che venga fatta questa commissione – ha detto, raggiunta telefonicamente da Il Giornale d’Italia – Aspetto però a giudicare, perché vorrei conoscere i nomi dei suoi componenti”. (Continua a leggere dopo la foto)
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“Violata la Costituzione”
In effetti, nel nostro Paese, più di una commissione parlamentare d’inchiesta si è arenata o non ha operato al massimo delle proprie potenzialità. Ma di certo è un buon segnale. Sicché l’augurio è che siano “individuati” – e puniti, ci permettiamo di aggiungere – “i responsabili di un sistema che ha violato la Costituzione: devono venire fuori tutti i nomi, anche quelli che sino ad oggi non abbiamo mai sentito”. Dando voce a migliaia di resistenti al terrorismo psicologico di Stato, sospesi, demansionati, sanzionati o direttamente licenziati come lei, la dirigente di Polizia ricorda l’assurdo trattamento riservatole dall’Amministrazione di Pubblica Sicurezza: “Mi è stato riservato un trattamento che non è degno di un Paese civile. Censurata e punita per aver detto una cosa che oggi è ovvia. Non ho aspettative in nessun senso, ma mi auguro che persone terze in questa commissione facciano chiarezza”. Il tutto dopo 14 anni di onorato servizio, in gran parte trascorsi a contrastare la violenza sulle donne. Nunzia Schilirò ripete, oggi e come sempre, con giusta rivendicazione, di aver solamente detto la verità “sul vaccino e gli effetti avversi, come la morte di infarto a 9 anni“. Se, poi, gli arresti cardiaci nei bambini, o i cosiddetti “malori improvvisi” in giovani sani, non rispondono a nessuna correlazione, allora qualcuno dovrà pur dimostrarcelo. (Continua a leggere dopo la foto)
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Una verità oggettiva
Ma torniamo alle dichiarazioni di Nunzia Schilirò, la quale durante una manifestazione contro il green pass, il 25 settembre 2021, dal palco aveva denunciato che i vaccini anti Covid fossero in fase di sperimentazione (una verità oggettiva e riconosciuta) e per quell’episodio è stata destituita: “Ciò che io ho detto da quel palco, è oggi sotto gli occhi di tutti alla luce del sole, ed è stato anche confermato da Aifa: i vaccini Covid ai quali ci hanno obbligati, erano e sono tuttora in fase sperimentale, non c’era e non c’è nulla che ne comprovi l’efficacia”. (Continua a leggere dopo la foto)
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I “malori improvvisi” ne uccidono più del Covid
Schilirò, dunque, si sofferma sui famigerati malori improvvisi in soggetti che presumibilmente dovrebbero scoppiare di salute, come i bambini o gli adolescenti. “Perché l’Istat non fornisce statistiche con i dati delle morti degli ultimi 10 anni per fare una comparazione?”. Già. In altri Paesi – e appena ieri abbiamo parlato del Regno Unito, ove la percentuale di vaccinati è stata altissima, così come quella della mortalità in eccesso dopo la pandemia – si sta scoperchiano un vaso di Pandora che qualcuno in Italia vuol mantenere sigillato. Un altro aspetto riguarda le autopsie, naturalmente negate a suo tempo dall’Aifa, che avrebbero potuto chiarire cos’è che sta uccidendo gli italiani. “Non ho mai sentito parlare di un bambino di 9 anni, sano, senza alcuna patologia, morire improvvisamente per infarto”, è la tristissima conclusione dell’intervista telefonica.
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