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“Devo riposare”, ma non si è più svegliato. Aveva solo 26 anni. Tre malori improvvisi in un giorno

Pubblicato il 24/04/2023 21:04 - Aggiornato il 24/04/2023 21:05

Era rientrato nella cabina del suo camion per riposare un po’, ma non ha più riaperto gli occhi. Aveva solo 26 anni. Oramai dobbiamo aggiornare con cadenza quasi quotidiana questo atroce bollettino delle scomparse per “malore improvviso” e, dunque, per l’ennesima volta, domandarci per quale motivo i medici da salotto televisivo, la comunità medico-scientifica tutta, preferisca ignorare un problema grave di salute generale, testimoniato da dati assolutamente fuori norma. E, curiosamente, consolidatisi solo da un paio di anni a questa parte. Il 26enne di cui parlavamo è un giovane autotrasportatore italoalbanese e il fatto è accaduto a Flero, nel bresciano. Qui, il giovane era in attesa di scaricare il camion di un’azienda che si occupa del trasporto di laminati in metallo. Aveva, frattanto, deciso di prendersi una piccola pausa poiché non si sentiva bene, ma, quando i colleghi sono andati a svegliarlo, nella cabina del camion, era già privo di sensi. Immediato l’allarme al 112; sul posto sono intervenuti i volontari del Centro operativo di soccorso pubblico di Brescia, che – purtroppo – non sono riusciti a salvarlo nonostante i ripetuti tentativi di rianimarlo. Il magistrato di turno ha dato il nulla osta per la sepoltura, giudicando il decesso un caso di “morte naturale”, pur se una eventuale autopsia avrebbe certamente prodotto una maggiore chiarezza sulle cause effettive del decesso. (Continua a leggere dopo la foto)
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malori improvvisi tre un giorno

E non ce l’ha fatta neppure Luca Zendron, il 43enne campione di equitazione che aveva accusato un “malore improvviso” al pranzo di Pasqua con la sua famiglia: è deceduto dopo due settimane di agonia presso l’ospedale veronese di Borgo Trento, ove era ricoverato in attesa di un trapianto di cuore. Originario di Ronco dell’Adige, viveva a Maestrino. Lascia una figlia di 20 anni e una di 15, e la moglie il cui racconto è troppo smile a tanti che abbiamo già riportato in altre occasioni, quando nulla lasciava presagire la tragedia: “Stava bene, l’ho trovato particolarmente in forma. Era tonico e pieno di energia”. Si era assentato per recarsi al bagno, poi improvvisamente i presenti al pranzo hanno sentito un tonfo, trovando lo stesso Luca riverso sul pavimento. Per dodici giorni ha resistito, in lista d’attesa per il trapianto, sino a che non è spirato. Un destino beffardo, poi, quello del 48enne Eugenio Bergamin, lui che era autista delle ambulanze del Suem per l’ospedale di Camposampiero, nel padovano. I familiari lo hanno trovato a casa, a San Martino di Lupari, steso a terra, privo di vita. (Continua a leggere dopo la foto)
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malori improvvisi tre un giorno

“Era un instancabile lavoratore, affrontava ogni turno con professionalità e senza mai risparmiarsi”, hanno raccontato i colleghi, come leggiamo su Il Gazzettino. Lascia la compagna, Chiara, e quattro figli piccoli.

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