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“Può essere tossico”. L’ultimo studio choc su Pfizer: cosa ha scoperto un ricercatore italiano

Pubblicato il 25/02/2023 11:13
sospensione vaccinazione Pfizer tossico

L’International Journal of Vaccine Theory, Practice, and Research è una rivista accademica ad accesso aperto sottoposta a revisione paritaria riguardante lo sviluppo, la distribuzione e il monitoraggio dei vaccini e dei loro componenti. Tutti i contenuti sono liberamente disponibili senza costi per l’utente o la sua istituzione. Nell’ultimo numero della rivista è stato pubblicato un articolo del ricercatore italiano Gabriele Segalla dal titolo “Criticità Chimico-Fisica e Potenziale Tossicologico di Nanomateriali lipidici contenuti in un vaccino mRNA COVID-19”. Nell’approfondito articolo, consultabile QUI, frutto di un accurato studio, si esaminano alcune evidenti criticità chimico-fisiche del preparato Pfizer, riguardanti la manifesta instabilità della sua composizione quali-quantitativa, nonché del suo conseguente potenziale tossicologico, in questo caso legati alla possibile formazione di ROS (specie reattive dell’ossigeno), dopo inoculazione intramuscolare, in diversi siti biologici, come, potenzialmente, reni, fegato, cuore, cervello, ecc., causando disfunzioni e alterazioni dello stesso. Secondo lo studio, sarebbe opportuno considerare la sospensione della vaccinazione con Pfizer in quanto potenzialmente tossico. (Continua a leggere dopo la foto)
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Stando allo studio del dottor Segalla, di particolare interesse è la presenza nella formulazione dei due eccipienti funzionali, ALC-0315 e ALC-0159, mai utilizzati prima in un medicinale, né registrati in Europa Farmacopea, né nell’inventario C&L europeo. Le attuali schede di sicurezza del produttore sono omissive e non conformi, soprattutto per quanto riguarda quanto previsto dalla normativa europea vigente in materia di registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione dei nanomateriali. Già questo potrebbe essere un elemento utile a considerare la sospensione della vaccinazione con il preparato Pfizer. In più, come è ampiamente spiegato nello studio, il farmaco è potenzialmente tossico. (Continua a leggere dopo la foto)

Il ricercatore: “Considerare l’immediate sospensione”

“La presenza di elettroliti nella preparazione e nella successiva fase di diluizione dopo lo scongelamento e prima dell’inoculazione – scrive Segalla – sollevano fondate preoccupazioni circa la precaria stabilità della sospensione risultante e l’indice di polidispersità dei nanomateriali in esso contenuti, fattori che si possono ipotizzare come cause profonde di numerosi effetti avversi post-vaccinazione registrati a livello statistico-epidemiologico”. Il farmaco è dunque potenzialmente tossico. Ulteriori immediati studi e verifiche sono raccomandati – denuncia Segalla – “tenendo conto, se necessario e a fini meramente precauzionali, dell’immediata sospensione della vaccinazione con il preparato Pfizer BioNTech Comirnaty. Gabriele Segalla ha un Phd in Chimica Pura (Chimica Biologica Organica), è specialista in chimica delle microemulsioni e dei sistemi colloidali, è CEO & Chief Scientist di Multichem R&D Italy.

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