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“Censurati i malori improvvisi”. La protesta dei giornalisti contro Bertolaso. Cosa sta succedendo

Pubblicato il 20/04/2023 12:23
malori improvvisi giornalisti Bertolaso

Nella giornata di giovedì 20 aprile l’Associazione Lombarda dei Giornalisti e Gruppo Cronisti lombardi hanno indetto una manifestazione, sostenuti dall’Ordine dei giornalisti, a Milano. Si sono ritrovati sotto Palazzo Lombardia, sede della Regione, in piazza Città della Lombardia per protestare contro Guido Bertolaso. Ma cosa è successo? Semplice, la Regione censura i malori improvvisi. Le segnalazioni di questi eventi sono state rese inaccessibili ai giornalisti, che negli ultimi 5 giorni sono stati esclusi dal servizio “real time” del portale attivo da 13 anni. “Real time” di Areu è infatti cruciale per chi fa cronaca. Informa in tempo reale gli interventi di ambulanze, automediche e di elisoccorso in tutte e dodici le province lombarde. La sua assenza mette in grave difficoltà il lavoro dei giornalisti. (Continua a leggere dopo la foto)
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Ma perché è stata fatta questa cosa? Il sospetto è che si vogliano censurare i dati per non gettare altra benzina sul fuoco della piaga dei malori improvvisi. Malori che da un anno e mezzo a questa parte stanno falcidiando l’Italia – e non solo – come non mai. La decisione di oscurare il servizio è stata presa dal neo assessore al Welfare, Guido Bertolaso. Ed è stato uno dei primi atti del suo mandato. I giornalisti denunciano che le emergenze della sanità sono in realtà altre. Bertolaso è inoltre accusato di non aver nemmeno indicato chiaramente le motivazioni di tale decisione nel corso dell’incontro chiesto da ALG, Ordine e Cronisti, che si è svolto lunedì. (Continua a leggere dopo la foto)
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Cosa chiedono i giornalisti a Bertolaso

Solo nella giornata di ieri – chiarisce il quotidiano locale Il Saronno – gli interventi registrati da Areu, l’Agenzia regionale emergenze urgenze della Lombardia, sono stati 2.698, di cui 355 in codice rosso e 12 con l’utilizzo di elisoccorso. I giornalisti chiedono dunque la riattivazione immediata del portale a Bertolaso. La Regione, però, nel pomeriggio del 19 aprile ha invece attivato un servizio sostitutivo telefonico “dedicato” ai giornalisti: solo 3 ore al giorno per tutte le testate lombarde. “Per noi, la chiusura del servizio ai giornalisti lombardi resta un tentativo di mettere restrizioni al diritto di cronaca e a quello dei cittadini di essere informati”.

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