Un nuovo dramma ha sconvolto L’Aquila e l’Italia intera. Siamo di nuovo qui a dover dare notizia di un bambino di 14 anni morto per un malore improvviso. Si tratta del piccolo Lorenzo Di Fabio, morto a causa di un malore nella sua abitazione. I soccorsi del 118 sono arrivati in tempi rapidi, ma purtroppo non sono riusciti a evitare il peggio. Subito il dolore e lo sconcerto hanno invaso la città, in particolare all’istituto scolastico frequentato dal minore, le scuole medie Carducci dell’Aquila. A quanto è stato possibile ricostruire, anche leggendo sui quotidiani locali, Lorenzo era un ragazzo forte e pieno di vita. Non sembra che avesse delle patologie pregresse. Una fatalità, leggeremo probabilmente nei prossimi giorni, in attesa che le autorità e i sanitari facciano chiarezza. E giustizia. (Continua a leggere dopo la foto)
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La magistratura ha avviato un’indagine
La morte di Lorenzo Di Fabio arriva dopo che la famiglia era stata già colpita nel 2017 da un gravissimo lutto, il papà del giovane, Massimo Di Fabio, era morto a causa di un incidente in moto. Sono subito stati tantissimi i messaggi di cordoglio sui social per ricordare Lorenzo. La magistratura ha ora avviato un’indagine, disponendo alcuni accertamenti preliminari prima di decidere sull’autopsia, per capire cosa sia successo. Le indagini aiuteranno a capire le reali cause del decesso. (Continua a leggere dopo la foto)
Intanto si continua a dibattere – ma non ai vertici e di certo non al ministero della Salute che continua a ignorare questo fenomeno – su queste morti improvvise, soprattutto tra i giovani. Un recentissimo servizio della giornalista Raffaella Regoli, realizzato per la trasmissione “Fuori dal coro”, su Rete4, aveva portato alla luce dati e storie davvero allarmanti, con i medici stessi che parlano di una sorta di epidemia di morti e malori improvvisi. Da alcune statistiche emerge addirittura un +1082% di decessi di questo tipo. Le autopsie chiariranno. Serve verità e giustizia. Per Lorenzo Di Fabio e per i tanti, troppi, che come lui sono volati via troppo presto per un “malore improvviso”.
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