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“Il Covid è morto, qualcuno lo dica a Mattarella”. Giorlandino stronca il vaccino: “Attivi per il vantaggio economico”

Pubblicato il 13/10/2022 11:22 - Aggiornato il 17/05/2023 11:36

“La pandemia non è definitivamente sconfitta. Sono le parole pronunciate dal presidente Mattarella e come dargli torto? Ha ragione, la pandemia non è affatto sconfitta. Ma qualcuno dovrebbe informare il nostro presidente che è il Covid ad essere sconfitto. La pandemia è viva, ma il Covid è morto“. Parole molto nette, quelle rivolte al Capo dello Stato da Claudio Giorlandino, direttore scientifico del Centro di Ricerche Altamedica. Che ha fatto il punto sulla reale situazione dell’emergenza in Italia, dopo l’ultimo intervento del Quirinale: “Per poter entrare nelle cellule dei polmoni, causando la polmonite interstiziale, il virus subiva uno splitting, ovvero un processo di divisione, reso possibile dall’enzima TMPRSS2, presente in grande quantità nei polmoni”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Era questo il meccanismo che permetteva alla proteina Spike di agganciare le cellule dei polmoni, ma ora con Omicron questa divisione con TMPRSS2 non avviene più: da quasi un anno ormai la polmonite virale è rarissima e la morte per patologie direttamente associabili al virus è assai rara”. Il medico aveva già in passato sottolineato l’inutilità della quarta dose: “La non letalità del virus non dipende più dai vaccini, ma da una mutazione spontanea del virus. Come si continua a ripetere da molti, l’esecuzione di una quarta dose di vaccino è totalmente inutile, peraltro non scevra da rischi trattandosi di dosi ripetuti di un tipo bizzarro di vaccino, basato sulla introduzione nell’organismo di un Rna alieno”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Ricordiamoci che, fino a 2 anni fa si avversava anche l’uso di cibi Ogm e oggi somministriamo il genoma virale direttamente nel nostro organismo. Non ci si stanca di ripetere che sebbene poi i nuovi vaccini Pfizer che l’industria statunitense, attraverso molti governi, sta cercando di introdurre con la modificazione dell’Rna attivo contro alcune nuove (ma oramai anche esse inattuali) varianti omicron risulta destituito di utilità. Innanzitutto- ha concluso Giorlandino – perché il virus, come detto, ha perso la sua pericolosità: l’aggressione dei polmoni, e poi perché le varianti si susseguono incessantemente e possono essere contrastate solo da chi ha acquisito, con l’infezione, l’immunità naturale contro tutto il virus, indipendentemente dalle varianti che interessano solo piccole parti di esso”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Per chi è solo protetto dal vaccino pazienza, rischierà questa rino-faringo-tracheite. Infatti, la tecnologia di questi bizzarri vaccini statunitensi arriva sempre molto più tardi delle mutazioni della proteina virale che vogliono contrastare e che, ripeto per l’ennesima volta: non è più necessario contrastare!“.

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