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“Guai per Profumo”. Caos in Leonardo, la decisione del giudice manda in tilt la grande azienda di Stato

Pubblicato il 17/12/2022 09:47 - Aggiornato il 23/01/2023 08:01

L’Italia si ritrova con un imputato ai vertici di una delle partecipate più importanti e strategiche del nostro Paese. Parliamo di Alessandro Profumo e dell’azienda Leonardo. La Procura di Milano ha infatti chiesto il rinvio a giudizio degli ex presidenti di Monte dei Paschi di Siena Alessandro Profumo e Massimo Tononi, dell’ex amministratore delegato Fabrizio Viola e dell’ex dirigente contabile Arturo Betunio, nell’ambito del terzo filone di inchiesta sulla contabilizzazione dei crediti deteriorati dell’istituto toscano, ossia di quei prestiti che la banca non riesce a ottenere la restituzione, del tutto o in parte. Ammonterebbero a 11,42 miliardi di euro le rettifiche sui crediti non correttamente inserite in bilancio tra il 2012 il 2015, secondo una perizia affidata ai professionisti Gian Gaetano Bellavia e Fulvia Ferradini dal giudice per le indagini preliminari (gip) dopo aver rigettato un’iniziale richiesta di archiviazione avanzata dai magistrati milanesi. (Continua a leggere dopo la foto)

Come specifica Rai News, i 4 indagati sono accusati a vario titolo di false comunicazioni sociali, falso in prospetto e manipolazione del mercato. “È stata invece stralciata la posizione della banca stessa, sotto indagine per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti”. In serata, ha subito commentato Alessandro Profumo: “Sono tranquillo. Ho operato correttamente, nel pieno rispetto del (mutevole) quadro normativo e sempre nell’ambito di un proficuo e condiviso confronto con le Autorità di controllo”. (Continua a leggere dopo la foto)

A Gian Gaetano Bellavia e a Fulvia Ferradini era stato richiesto di verificare la corretta contabilizzazione delle rettifiche in base ai risultati di tre ispezioni di Bankitalia e Bce, avvenute tra il 2012 e il 2017. La relazione di circa 6mila pagine redatta da Bellavia e Ferradini spiegava che nel periodo di tempo intercorso fra il 2012 e il 2015 Monte dei Paschi non aveva contabilizzato nei propri bilanci rettifiche su crediti per complessivi 11,42 miliardi di euro. A maggio scorso, inoltre, i due commercialisti Stefania Chiaruttini e Luca Minetto avevano presentato una consulenza per conto dei due pm. Al momento Profumo resta fermo al timone di Leonardo. È una cosa normale?

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