«Non ci metterei mai piede». Queste le parole di Alessandro Orsini tramite la sua pagina Facebook. A chi si rivolge il contestato Professore? A Bruno Vespa. Durante un’intervista su la Repubblica, infatti, il conduttore di “Porta a Porta” non aveva usato propriamente parole d’oro per Orsini, reo (secondo Vespa) di aver rilasciato dichiarazioni considerate “pro-Putin” sulla guerra in Ucraina.
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Le parole al veleno di Bruno Vespa
Vespa fa una premessa carica di ironia, tirando in ballo persino gli odiati “no vax”: «È un mio difetto, ma non l’ho mai ascoltato. Se è vero quello che leggo, no, non lo avrei invitato. La pandemia ci ha insegnato quanti danni può fare una informazione distorta. L’estremismo No Vax portato in televisione ha sulla coscienza tante anime fragili. Con la guerra non si può commettere lo stesso errore. È in gioco la civiltà occidentale, la libertà per cui si sono battuti i nostri padri. Da una legittima critica agli errori degli ucraini in passato, non si può passare al né né tipico di troppi italiani».
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La replica di Orsini
Ma Orsini, di tutta risposta, non le manda certo a dire: «Caro Dottor Bruno Vespa, ci tengo a farle sapere, molto rispettosamente, che non metterei piede nella sua trasmissione per nessun motivo al mondo. Quanto ai suoi inviti alla corretta informazione, sempre rispettosamente, le confesso che guardo Porta a Porta soltanto quando mi perdo le ultime dichiarazioni del governo (di turno)». Il professore usa tutta la sua dimestichezza con la comunicazione televisiva per pungere il conduttore del programma Rai, che di certo non brilla per imparzialità nel trattare chi non la pensa come lui.
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Se Putin è un criminale…
Il professor Orsini, ospite di Accordi e Disaccordi, è tornato poi a dire la sua sull’Ucraina, facendo un’analisi su cosa ci attende in futuro: «Stiamo preparando la Terza Guerra Mondiale per i nostri bambini. Non sono tanto preoccupato per me stesso, se devo morire in una guerra lo posso accettare. Sono preoccupato per i nostri figli. Se non scoppierà a causa dell’Ucraina, la terza guerra scoppierà tra 5 o 10 anni. Le dinamiche che portano le grandi guerre in Europa sono sempre le stesse. Se entriamo nell’ottica che Putin è un criminale che vuole invaderci tutti, se la terza guerra mondiale non scoppierà adesso per l’Ucraina, scoppierà per i paesi baltici o per la Finlandia».
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La profezia
Una profezia abbastanza macabra seppur coerente con la situazione attuale. Il ragionamento è sottile e lascia spazio a diverse interpretazioni: se Putin, in effetti, è il mostro che dipingono i media occidentali, allora è lecito aspettarsi il peggio. C’è solo da sperare che, al netto dei giochi di propaganda, vi sia ancora una speranza di pace.
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