Un malore improvviso mentre si trovava in cielo, pronto a lanciarsi come tante altre volte aveva fatto in vita sua. Una tragedia assurda quella che ha visto perdere la vita Gianluca Spina, paracadutista di 49 anni di origini calabresi e membro del 186° reggimento della Folgore di stanza a Siena. Come raccontato dal Corriere della Sera, l’uomo ha perso la vita nel pomeriggio del 13 aprile a Orentano, nel Comune pisano di Castelfranco di Sotto, dove stava effettuando un lancio di prova insieme ad altri commilitoni. Inutili, purtroppo, i tentativi di soccorrerlo non appena arrivato a terra. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Nessuna patologia, una morte inspiegabile”. Il dramma di Marica, colpita da un malore mentre andava a lavoro
>>> Lutto nel mondo dello sport: “Addio grande campione”. Malore fatale proprio nel giorno di Pasqua
I contorni dell’episodio sono ancora da chiarire, ma stando alle prime ricostruzioni l’uomo sarebbe rimasto vittima di un malore improvviso, termine che purtroppo abbiamo imparato a conoscere fin troppo bene in questi mesi terribili, segnati da episodi simili in ogni Regione d’Italia. Gianluca Spina si sarebbe sentito poco bene subito dopo essere saltato verso terra. (Continua a leggere dopo la foto)
Il paracadute dell’uomo, infatti, si sarebbe aperto regolarmente, come testimoniato dai presenti. Mentre si trovava in volo, però, Gianluca Spina avrebbe perso i sensi, non riuscendo così a effettuare regolarmente la manovra di atterraggio. A occuparsi delle indagini sono i carabinieri della stazione di San Miniato. (Continua a leggere dopo la foto)
L’uomo era impegnato in un lancio a caduta libera in un’area riservata alle esercitazioni con sede nel territorio lucchese di Altopascio, ma i colleghi hanno subito capito che qualcosa era andato storto: Gianluca è infatti finito all’interno del giardino di una casa di Orentano, località confinante con Altopascio, e nonostante i tentativi di soccorso, per lui non c’è stato niente da fare.
Ti potrebbe interessare anche: “Troppi malori tra gli agenti”. L’esposto in Procura del sindacato di polizia: “Sequestrate i vaccini”