L’avventura politica di Elly Schlein come segretaria del Pd è già arrivata al capolinea? Una domanda che può sembrare provocatoria ma che, in realtà, è di strettissima attualità, visti anche gli ultimi sondaggi decisamente poco incoraggianti per i dem. Una rilevazione effettuata da Paolo Natale, politologo dell’Università di Milano e consulente di Ipsos, e riportata da Libero Quotidiano, ha infatti evidenziato come a marzo 2023 la fiducia in Elly Schlein si attestava attorno a un prezioso 39%. Nel giro di soli sei mesi, il dato è crollato addirittura al 24%, a conferma di una luna di miele che sembra davvero già arrivata al termine. Tanto che, stando alle indiscrezioni, all’interno del partito sarebbero già iniziate le grandi manovre per individuare il successore dell’attuale segretaria. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il clamoroso retroscena è stato pubblicato da Repubblica, che ha parlato di una nuova corrente targata Dario Fraceschini e pronta a schierarsi in vista delle prossime Europee. Il tutto dopo una “cena segreta” che sarebbe andata in scena nei giorni scorsi tra l’ex ministro dei Beni culturali Nicola Zingaretti, Francesco Boccia, Marco Meloni (area lettiana) e Roberto Speranza, “che però alla fine avrebbe deciso di sfilarsi”. (Continua a leggere dopo la foto)
Obiettivo dichiarato della nuova corrente sarebbe quello di prepararsi a un ribaltone interno in caso di esito elettorale negativo alle Europee. Dovesse andar male, sarebbe pronto già il sostituto di Elly Schlein: il sindago di Firenze Dario Nardella. I diretti interessati, ovviamente, hanno smentito. Ma l’idea è stata rilanciata anche da Dagospia, convinta che qualcosa stia davvero bollendo in pentola. (Continua a leggere dopo la foto)
Secondo Dagospia, Franceschini “ha deciso di organizzare un nuovo correntone dem” e “l’idea nasce dal bisogno di non farsi trovare impreparati all’indomani delle elezioni europee quando per il Pd potrebbe arrivare una solenne bastonatura”. Dal canto loro, Stefano Bonaccini, Lorenzo Guerini e Piero Fassino si sarebbero “già organizzati in una maxi-corrente riformista per prendere il potere nel partito a segretaria silurata”. Le Europee, con queste premesse, potrebbero davvero essere l’ultima chiamata per Elly Schlein.