Mentre in Italia continuano a esserci problemi decisamente più seri, la sinistra continua ad alimentare la polemica su Andrea Giambruno, il compagno della premier Giorgia Meloni. Incapace di fare un’opposizione seria e costruttiva su temi economici e sociali, la sinistra continua ad attaccarsi alla prima polemica sterile per provare a conquistare vetrine e consensi. Il risultato, però, è decisamente l’opposto. Lo testimoniano i sondaggi e lo certificheranno le prossime elezioni europee, dove è attesa l’ennesima debacle. Come ha detto lo stesso Zingaretti demolendo Elly Schlein “con questa non arriviamo manco al 17%”. Per capirci: la sinistra è partita da Giambruno per arrivare a imputare le violenze e gli stupri a un “governo patriarcale e di destra”. Chi non ne può più di queste “puttanate”, come le ha definite lui stesso, è Giuseppe Cruciani. Cosa ha detto in merito? (Continua a leggere dopo la foto)
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Durante la puntata del 7 settembre de LaZanzara, il programma radiofonico che conduce con Parenzo su Radio24. Giuseppe Cruciani è stato netto, come suo solito: “Oggi, ragazzi miei, mi verrebbe da piangere, mi verrebbe da fare come Parenzo: mettermi a piangere di fronte a questo mondo storto e alle follie che ogni tanto sento”. E ancora: “Io vado al manicomio, vado al manicomio. La destra al governo avrà tante colpe, ma con gli stupri non c’entra una beata mazza. Lo vogliamo dire o non lo vogliamo dire?”. A quanto pare la sinistra preferisce tacere, mandando su tutte le furie il conduttore. “Io non ho mai sentito così tante cazzate e banalità da quando sono alla radio”. (Continua a leggere dopo il video)
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Cruciani, gli stupri, la sinistra e il governo Meloni
Continua il durissimo sfogo di Giuseppe Cruciani contro chi imputa la colpa degli stupri al governo: “Qualcuno poi mi accusa di essere filo-governativo e filo Meloni: tutte puttanate. Veramente ci vuole Giambruno per dire a uno che deve stare attento? Dai su ragazzi, non diciamo puttanate“. Oltre agli stupri, non mancano poi le violenze in famiglia. “Oggi leggevo delle notizie e ho collegato due cose: qual è la pena adeguata quando leggi certe nefandezze? Non vorrei dire che non ci sono pene adeguate e che ci vorrebbe altro, però mi prudono le mani. Palermo, violentate quando erano bambine per anni da padre, zio e nonno; la madre sapeva, ma non le ha aiutate a uscire dall’incubo. Ipotizziamo che tutto questo sia confermato come pare essere, qual è la pena adeguata per questi mostri?”.
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