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“Migliaia di euro di donazione”. Crisanti, la scoop sui suoi “contributi” ai politici. Indovinate a chi?

Pubblicato il 07/05/2023 15:51

Il microbiologo e oggi senatore del Pd Andrea Crisanti, uno dei volti che abbiamo, purtroppo, iniziato a conoscere in epoca Covid nell’ampia schiera degli specialisti da salotto, non ci vede “nulla di male” nei tre diversi versamenti, per un totale di 6.587 euro, che ha donato al comitato pro Schlein. In occasione delle primarie nazionali per la segreteria del Partito democratico, come riportato dal sito Open, il giornale online fondato da Enrico Mentana, Crisanti è stato il massimo donatore della campagna di Elly Schlein. “Tra l’altro – afferma, intervistato da Mauro Giordano del Corriere della sera – non mi sembra una cifra da capogiro”. No di certo: come si ricorderà, Crisanti è scivolato più di una volta sul tema dei soldi. Come quando acquistò, nei mesi scorsi, una villa del Palladio, Villa Priuli Custoza poco fuori Vicenza, per ben due milioni di euro. Prontamente ribattezzata Villa Pfizer. “I risparmi di una vita. In Tv vado gratis”, provò a giustificarsi. Pur risparmiando per una vita, raramente le persone “normali” riescono a mettere da parte due milioni di euro, ma soprassediamo. Un’altra gaffe celebre risale a quando, alla ricerca di un alloggio a Roma, ora che siede tra gli scranni di Palazzo Madama, quantificò il “pochissimo” che intendeva spendere in mille euro. Queste, tuttavia, sono sciocchezze se le confrontiamo con quanto svelato da La Verità del 20 marzo scorso, ovvero l’ingente mole di finanziamenti alle ricerche dei virologi (solo quelli che, guarda caso, si sono allineati alla narrativa dominante) durante la pandemia. S’era scoperto, dunque, in barba a qualsiasi conflitto d’interesse, come egli avesse gestito progetti con sovvenzioni della Commissione Ue per circa 13 milioni di euro, dell’agenzia governativa britannica Bbsrc e del National Health Institute (Nih) americano di Francis Collins e Anthony Fauci. (Continua a leggere dopo la foto)
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crisanti donazione schlein

Lo stesso Crisanti, inoltre, è stato sostenuto dal Darpa (Defense Advanced Research Projects Agency), agenzia americana militare che gli ha concesso tra il 2017 e il 2021 una dotazione di 2 milioni e 600mila dollari per il progetto Safegene drive technology, sui cui hanno investito i due maggiori fondi privati internazionali del pianeta: la Bill & Melissa Gates Foundation e il Wellcome Trust. Detto questo, ed era necessario premetterlo, torniamo alle parole di Crisanti sul Corriere della sera. Fa specie, anzitutto, che egli lodi la pubblicazione delle donazioni da parte di Open in omaggio alla “trasparenza”; peccato che la stessa trasparenza non la abbia dimostrata, appunto, a proposito dei denari che si trovava a gestire e soprattutto in merito a chi li donava. Circa la sua scelta di campo in favore di Elly Schlein: “Ero convinto e resto convinto del fatto che al partito servisse una vera scossa. Qualcosa che cambiasse realmente l’andamento della situazione per dare l’idea di qualcosa di diverso”. Stando a quanto emerge dal resoconto dei finanziatori dei due comitati promotori delle primarie Pd depositato secondo norma di legge alla tesoreria del Parlamento e consultato da Open, complessivamente la Schlein ha dichiarato alle Camere 79.158,84 euro di finanziamenti ricevuti, circa la metà dei 158.385 euro dichiarati dal rivale Stefano Bonaccini. (Continua a leggere dopo la foto)
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A finanziare maggiormente il comitato per la segreteria di quest’ultimo, con 5.000 euro, è stato uno dei riferimenti dell’area riformista ed ex renziana del partito, Andrea Marcucci, che infatti dopo l’esito delle primarie ha abbandonato il Pd.

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