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“Il mostro lo ha creato Draghi!” Mario Giordano asfalta l’ex premier: “Una violenza inutile”

Pubblicato il 13/08/2023 16:44 - Aggiornato il 18/08/2023 11:14

Non possiamo dimenticare ciò che è accaduto nel triennio 2020-2022, peraltro proseguito anche nei primi mesi del 2023, sino a che l’Oms non ha dichiarato il termine ufficiale della “emergenza sanitaria” da Covid-19. Assieme a vaccini e mascherine, il feticcio più emblematico della tecnocrazia sanitaria è stato il famigerato Green pass. Cosa aveva di scientifico tale provvedimento? Praticamente nulla, e Mario Giordano – che già con la trasmissione di rete Quattro Fuori dal Coro ha scoperchiato il vaso di Pandora della criminale gestione della pandemia – ce lo dimostra, dati alla mano, nel suo articolo di oggi su La Verità. In particolare, cita un aspetto su cui riflettere: il sondaggio, realizzato nel marzo del 2021, da Ixè. Le quaranta pagine del relativo report, intitolate “Indagine nazionale sulla percezione della campagna vaccinale”, sono oggi, e finalmente, consultabili grazie all’accesso agli atti. Mario Giordano lo ha fatto. Di fatto, come vedremo, il Green Pass era praticamente inutile. (Continua a leggere dopo la foto)
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green pass giordano draghi

Le linee guida, disattese, dell’Oms

Ebbene, emerge che addirittura già dal 2017 la stessa Organizzazione mondiale della sanità avesse disposto indicazioni alle autorità nazionali di ogni Paese su come affrontare “eventuali crisi di fiducia nei vaccini”; si suggerisce, inoltre, che periodiche indagini demoscopiche per conoscere le opinioni dei cittadini. Tuttavia, il governo italiano si è limitato al solo sondaggio del marzo del 2021, su cui torneremo. E ancora: i “Piani di comunicazione del rischio”, altresì e parimenti caldeggiati dalla Oms, sono rimasti, in Italia, lettera morta. Si è preferito fare altro, questo è il punto nodale affrontato da Giordano: si è preferito fomentare una guerra civile ideologica, sdoganando l’odioso termine No Vax, peraltro più correttamente declinabile in Free Vax. Vaccino e green pass come forma di controllo sociale di stampo autoritario. Questa è stata la gestione del Covid da parte di Conte e Speranza, nonché del Migliore, Mario Draghi. Un tema che, riportiamo ancora il pensiero del giornalista, andrebbe approfondito dalla commissione parlamentare d’inchiesta sul Covid. Anziché conoscenza o persino “persuasione”, come nelle linee guida dell’Oms, o altre campagne demoscopiche oltre quella del 2021: si è passati direttamente alle maniere forti: obbligo vaccinale, imposto o mascherato, e obbligo di un certificato per potersi liberamente spostare o frequentare determinati ambienti. Incostituzionale, oltre che antiscientifico. Al punto che una persona che veniva presentata come il Salvatore della Patria, a capo del governo dei Migliori, il banchiere Mario Draghi, ebbe a pronunciare la tristissima frase che ben ricordiamo, su chi avesse deciso di non vaccinarsi e quindi era destinato a contagiare gli altri e morire egli stesso. (Continua a leggere dopo la foto)
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La campagna d’odio contro i “No Vax”

“No Vax”, dunque, è un termine coniato a tavolino. Divide et impera. Ad ogni modo, emerge dal report di quel sondaggio (solo a pagina 32) che addirittura l’80% degli italiani guardasse, all’epoca, con favore alla campagna vaccinale: la reputava necessaria. Perché, allora, accanirsi contro una relativamente risicata minoranza di individui? Perché le televisioni e i giornali hanno soffiato sul fuoco delle divisioni, dando voce a una compagnia di giro di pseudoesperti e virostar per dare la caccia ai “No Vax”, definiti da taluni, come Burioni per fare solo un nome, come dei “sorci”? Invece, come la già citata trasmissione Fuori dal Coro ha fatto emergere, si è preferito contraffare i dati da parte dell’Aifa, censurare le informazioni sugli effetti avversi da vaccino, punire i medici dissenzienti, schedare una intera popolazione, marginalizzando e stigmatizzando chi esercitava il proprio arbitrio sul proprio corpo.

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