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“Le virostar hanno paura”. Le inchieste smascherano le loro bugie e loro reagiscono così

Pubblicato il 15/03/2023 10:13 - Aggiornato il 16/03/2023 09:03
bugie virostar
Roberto Burioni e Fabrizio Pregliasco

Da quando l’inchiesta di Bergamo ha iniziato ad aprire il vaso di Pandora sulla gestione del Covid in Italia – ed è solo un primo, minuscolo tassello… pensate quindi che cosa potrà accadere quando emergerà tutta la verità, compresa quella sui vaccini – è tutto un fuggi fuggi e uno scarico di responsabilità. Dai politici ai giornalisti, passando per influencer, presunti “esperti” e, ovviamente, virostar. Se Bassetti ha palesemente detto che i magistrati hanno sbagliato e che questa inchiesta non s’ha da fare, il professor Galli, invece, ha provato a giocare la carta “io l’avevo detto“, non tenendo presente che internet conserva tutto, e quindi anche tutte le sue bugie e le sue profezie errate. Alla lunga lista delle virostar, però, non potevano aggiungersi anche Burioni e Pregliasco. L’ultimo, fresco di batosta elettorale (aveva provato a riciclarsi in Regione Lombardia sfruttando la sovraesposizione mediatica avuta durante il Covid), intervistato da Cusano Tv, prova addirittura a fare il pomiere e predica affinché non si creino ulteriori divisioni. Lui?! (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Così hanno taciuto la verità”. Ecco i documenti segreti sui vaccini: lo scoop di ‘Fuori dal coro’ (il VIDEO)

bugie virostar

Parlando della commissione di inchiesta sulla gestione della pandemia e sulle carte dell’inchiesta di Bergamo – due fronti che stanno facendo tremare parecchi persone in Italia – Pregliasco ha detto: “L’importante è che questa inchiesta non sia una caccia alle streghe e una resa dei conti rispetto ad alcuni partiti che erano all’opposizione, che magari ogni tanto davano un colpo a destra e uno a sinistra rispetto alle scelte del governo e che a posteriori vogliono in termini politici arrivare ad un confronto, che non è utile rispetto alla necessità di una pacificazione”. Peccato che noi ricordiamo bene cosa dicevano lui e le altre virostar. La caccia alle streghe, contro i presunti no vax, se mai l’hanno creata loro. Con le loro bugie che ora stanno venendo smontate una a una. (Continua a leggere dopo la foto)

Ormai sbugiardati dai dati e dalle evidenze, le virostar iniziano a chiedere pietà e a nascondersi dietro a un dito: “Non ci si poteva immaginare quello che sarebbe successo, le prime fasi sono state le più difficili, come correre in autostrada a luci spente”, prova a giustificarsi Pregliasco. Che poi dice. “In quei momenti non c’erano certezze”. Ma davvero? E allora da dove derivano le loro certezze su lockdown, Green pass e vaccinazioni obbligatorie? La verità è che questi virologi, impazziti per la sovraesposizione mediatica e il successo ottenuto, hanno spinto su decisioni politiche e non scientifiche alla cieca. “Le hanno rivendicate con arroganza per tutto il tempo, arrivando a screditare e attaccare furiosamente chi osava criticare”, commenta Francesco Borgonovo su LaVerità. Ora però la musica è cambiata e dopo aver attivato la gogna mediatica per milioni di italiani, adesso chiedono che a loro sia evitata. (Continua a leggere dopo la foto)

E che dire di Roberto Burioni? Una delle virostar d’eccellenza. Divenuto famoso oltre che per la sua onnipresenza sui media asserviti anche per il suo utilizzo dei social, da cui pontifica, spara insulti, attacca, inveisce, semina odio. Dopo aver detto un mare di bugie, smentite di giorno in giorno anche dai suoi stessi colleghi, rendendosi spesso persino ridicolo, continua a sputare veleno. Altro che pacificazione alla Pregliasco. Sulla commissione d’inchiesta, ad esempio, lui ha scritto: “Arrendetevi somari. Le vostre bugie non fanno presa, ci sono i numeri a smentirle. A ognuno di voi che chiede una nuova Norimberga (l’intellettuale di sinistra Gad Lerner, ad esempio, ndr) chiederei di indicare Norimberga in una cartina dell’Europa, ci sarebbe da ridere”. Una presunzione poi… del tutto ingiustificata. Ma non è tutto. (Continua a leggere dopo la foto)

Burioni: “Chiedo scusa ai sorci…”

E ricordate quando Burioni chiamava “sorci” quelli che si opponevano al Green pass, perdendo diritti, lavoro, famiglie, dignità? Salvo poi scoprire che avevano ragione loro. E insiste: “Chiedo scusa ai sorci per averli paragonati a chi ha rifiutato un vaccino sicuro che poteva salvargli la vita”. Quantia simpatia. Chissà se anche chi dice bugie e viene smentito può essere definito sorcio? A margine, riprendiamo un giudizio molto critico sulla iniziativa dei magistrati di Bergamo espresso anche da un’altra delle virostar de noantri, il noto epidemiologo Pier Luigi Lopalco: “Che l’Italia fosse un luogo dove la scienza ha scarsa cittadinanza, purtroppo, lo sapevamo. Ma quello che sta succedendo in coda all’emergenza pandemica ha dell’incredibile“. Tutto dovrebbe essere messo a tacere, quindi. Nessuna responsabilità da trovare, tutta polvere da mettere sotto al tappeto.

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