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Pregliasco si candida! Dal Covid alla politica, indovinate con chi correrà il tele-virologo?

Pubblicato il 19/12/2022 10:43 - Aggiornato il 19/12/2022 10:51

I virologi e la politica, un amore che sembra destinato a non tramontare. Con i nostri camici bianchi che, archiviata la stagione della pandemia e dell’onnipresenza televisiva, sono ora impegnati nel difficile compito di riciclarsi altrove, non sempre con successo. Tra chi ha scelto di puntare al mondo degli onorevoli c’è anche Fabrizio Pregliasco, uno dei volti più noti dei terribili mesi in cui gli italiani si sono trovati costretti a fare i conti con restrizioni e limitazioni di ogni tipo. E che oggi ha deciso di scendere in campo e correre per un posto di consigliere regionale in Lombardia, nella lista civica del candidato presidente con il centrosinistra Pierfrancesco Majorino. Un salto accompagnato da una dichiarazione d’amore proprio per il suo schieramento: “Ho sempre votato a sinistra”. Una scelta di campo, insomma, più decisa che mai. (Continua a leggere dopo la foto)

Pregliasco, onde fugare dubbi e risparmiarsi pericolose accuse, ha anche chiarito di non aver “mai votato i Cinque Stelle” né il centrodestra. Intervistato dal Corriere della Sera, il virologo ha ribadito quindi il suo amore per l’area Pd, nonostante in passato la compagna sia stata assessore con Formigono in Regione Lombardia: “Conosceva benissimo la mia adesione individuale al fronte progressista”. (Continua a leggere dopo la foto)

Al momento le proposte fatte da Pregliasco per la Lombardia riguardano in buona parte la sanità. Sugli avversari di Majorino, il virologo ha spiegato che “Letizia Moratti non rappresenta una scelta di discontinuità”, mentre il governatore leghista “Attilio Fontana è la continuità vera e propria”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Ci sono delle direttrici chiare su cui bisogna lavorare: liste di attesa troppo lunghe, più attenzione ai disabili e anche ai meno abbienti, che spesso rimangono ai margini del sistema pubblico”. Non sono mancate anche critiche alle decisioni del governo Meloni: “Ha preso provvedimenti improntati a un liberi tutti forse eccessivo, che sembrano dettati da una certa attenzione al mondo novax. Ha potuto prenderli, e questa finora è stata la fortuna sua e di tutti, grazie ai progressi che sono stati fatti soprattutto con la vaccinazione”.

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