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“Non ne ha azzeccata una!” Inchiesta Covid, rispunta Galli. Tutte le “profezie” della virostar

Pubblicato il 10/03/2023 15:37 - Aggiornato il 10/03/2023 20:24
Galli previsioni sbagliate
Massimo Galli

Con l’inchiesta di Bergamo sul Covid stanno ricicciando fuori anche tutti i televirologi della prima ora. Chissà se spaventati per quanto si scoprirà o felici per riconquistare paginate, interviste, ospitate in tv e radio. Dopo Andrea Crisanti, che ha per altro curato una relazione per l’inchiesta e ora senatore del Pd, è stata la volta di Matteo Bassetti, che ha ferocemente attaccato i giudici con un’esortazione a mettere tutto a tacere, fondamentalmente. Il virologo di Genova non ne vuol sapere di queste indagini e vorrebbe finisse tutto a carte 48. Nel lungo elenco a cui si aggiunge anche Antonella Viola, non poteva mancare di certo Massimo Galli, l’ex direttore sanitario del Sacco di Milano. Da quando ha detto che non avrebbe rilasciato più interviste, non passa giorno che non si leggano sue dichiarazioni o, appunto, interviste. E così eccolo sul Corriere della Sera proprio per dire la sua sull’inchiesta. Un altro “ve lo avevo detto“. Una sorta di morbo dilagante tra i televirologi che stanno facendo a gare per pararsi il sedere. Incuranti delle tracce lasciate indietro, perché internet non dimentica. E Galli, si sa, è campione di previsioni sbagliate. (Continua a leggere dopo la foto)
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Massimo Galli parlando al Corriere dell’indagine della procura Bergamo sulla Val Seriana, ci tiene a far sapere che lui l’aveva detto che “bisognava fare tamponi a tutti”. Lo stesso Galli che il 10 febbraio 2020 dichiarò che “il Covid difficilmente da noi potrà diffondersi. L’esiguità del numero dei casi riscontrati fino ad adesso e la modalità con cui si sono manifestati in persone che si sono infettate prima da partire da Wuhan ci dà la dimensione del contenimento complessivo della problematica”. Una delle tante previsioni sbagliate, visto che poi ci sono stati milioni di contagiati e migliaia di morti. (Continua a leggere dopo la foto)

Messo da parte questo ottimismo, Galli ha poi vestito i panni del rigoroso, del chiusurista, del fan dei lockdown, delle misure severe, dei Green pass, dei vaccini obbligatori e di massa… E sempre per restare nel campo delle previsioni sbagliate, come non ricordare la figuraccia fatta con il suo stesso ospedale che si ritrovò costretto a smentirlo? L’ex direttore infatti dichiarò che le terapie intensive del Sacco erano “invase da pazienti affetti dalla variante inglese”. I dirigenti, di corsa, si sbrigarono a replicare: “Tali affermazioni al momento attuale non rappresentano la reale situazione epidemiologica all’interno del Presidio”. (Continua a leggere dopo la foto)

Quando Galli allarmava tutti sulle riaperture

L’ultimo capitolo della saga delle previsioni sbagliate è andato in scena a ridosso delle riaperture. Via via che gli italiani riconquistavano la libertà, lui sporgeva da ogni foglio (per citare De André) per dire che presto saremmo morti tutti e che tutta quella libertà avrebbe fatto felice il virus. Da previsioni sbagliate a profezie nefaste è un attimo. Galli dunque si aggiunge alla lunga lista dei televirologi del “ve lo avevo detto”. Attendiamo il prossimo.

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