La rabbia degli italiani è esplosa contro il ministro della Salute Roberto Speranza, l’uomo che più di tutti ha incarnato negli ultimi mesi le scelte di governi che continuano a privare i cittadini delle proprie libertà, impedendo loro di tornare alla vita di sempre come invece accade in altri Paesi. E che nel corso della pandemia si sono macchiati di evidenti errori, come dimostrato dalle indagini che la Procura di Bergamo continua a portare avanti. E così la partecipazione di Speranza agli Stati Generali della Salute in Toscana si è trasformata in una dura contestazione.
Speranza nelle scorse ore si è recato a Firenze per partecipare al convegno, in programma nel cinema teatro La Compagnia e che avrebbe visto tra i partecipanti anche il presidente della Regione Eugenio Giani, l’assessore alla Salute Simone Bezzini e Serena Spinelli, assessore alle Politiche sociali. Al momento di scendere dall’auto, però, il ministro ha trovato ad accoglierlo una folla non proprio ben disposta nei suoi confronti, per usare un eufemismo.
Firenze questa mattina
ha accolto Speranza.Il solito coro: “ASSASSINO”
Un Ministro che viene dileggiato ovunque vada, cosa aspetta a dimettersi o a essere dimesso?
Quando si blocca una strada per paura, per evitare il contatto con la gente vuol dire che sei odiato della gente. pic.twitter.com/cFwpzvtPDW— Sabrina F. (@itsmeback_) June 13, 2022
Alcuni manifestanti hanno infatti organizzato una manifestazione al di fuori del teatro, accogliendo Speranza con fischi e parole tutt’altro che benevole. Nei video che hanno subito iniziato a circolare in rete, si sente chiaramente la folla gridare “Buffone”, “Assassino”, mentre il ministro finge di non accorgersi di quanto sta accadendo alle sue spalle e tira dritto, infilandosi in fretta e furia all’interno del teatro.
I manifestanti sono stati successivamente fatti allontanare dalle forze dell’ordine ma hanno deciso di non demordere: invece di disperdersi, hanno infatti organizzato un presidio nella vicina piazza San Marco. Qui, come evidente sempre dai filmati condivisi da tanti utenti sui social, sono proseguite le proteste contro Speranza e contro la gestione di un’emergenza combattuta sempre e soltanto calpestando i diritti degli italiani.
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