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“Bibbia vietata a scuola”. La motivazione è incredibile. L’ultima follia del politicamente corretto va in scena

Pubblicato il 07/06/2023 18:37 - Aggiornato il 07/06/2023 21:26

“Volgare e violenta”, dunque non può entrare a scuola. Non parliamo di libri erotici o di romanzi pulp, ma ad essere volgare e violenta è addirittura la Bibbia. Fermo restando che qulacuno se ne accorge solo dopo duemila anni, rimane il fatto che la deriva Woke sta raggiungendo picchi di insensatezza sempre più alti. La decisione è stata presa negli Stati uniti, dove però pare consuetudine entrare a scuola armati e magari fare una strage, e più precisamente nello Stato dello Utah. La versione “incriminata” è quella di re Giacomo, utilizzata dai protestanti anglosassoni. La decisione è arrivata dopo la denuncia di alcuni genitori, per cui il testo sacro conterrebbe troppi riferimenti a “incesti, prostituzione e stupri”. Il testo sacro non sarebbe adatto ai più giovani, ha scritto un anonimo genitore in una e-mail al distretto scolastico: “Non ha valori seri per i minori perché è pornografico secondo la nostra definizione”. Sicché, dopo l’esame da parte di una commissione di genitori e insegnanti, la Bibbia è stata bandita dalle scuole elementari e medie del distretto scolastico di Davis, a nord della capitale Salt Lake City, che conta circa 72mila studenti e, bontà loro, potrà rimanere solo nelle biblioteche delle scuole superiori. (Continua a leggere dopo la foto)
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Bibbia vietata scuola, la decisione

Il comitato di revisione distrettuale ha pertanto rilevato che, sebbene la Bibbia non contenga quel tipo di materiale sensibile definito dalla legge, include comunque elementi di “volgarità o violenza” che vanno evitati. Come leggiamo su L’Indipendente, l’anno scorso, infatti, lo Stato ha approvato una normativa che consente ai distretti scolastici di ritirare libri considerati “ad alto contenuto pornografico o poco appropriati”. La censura a stelle e strisce è piuttosto schizofrenica, se ora si abbatte anche sulla Bibbia, ovvero quella su cui giurano i presidenti USA durante la cerimonia di insediamento. Nell’epoca della Cancel culture e della vera e propria ossessione del politicamente corretto, oramai, non dobbiamo più stupirci di nulla. Anche in Italia, come si ricorderà, una maestra è stata sospesa per aver fatto recitare una preghiera di Natale ai propri alunni. (Continua a leggere dopo la foto)
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I numeri della Cancel culture negli USA

La American Library Association (Ala) e la Pen America, organizzazioni no profit che difendono la libera espressione, hanno riportato come, a seguito delle segnalazioni dei genitori, si è passati da 1-2 libri proibiti all’anno del 2015 a 5-6 messi all’indice ogni giorno. Il dato esatto mette i brividi, giacché apprendiamo che tra il primo luglio 2021 e il 31 marzo 2022 sono stati vietati nei distretti scolastici più di mille tomi. Il Texas è in testa con il maggior numero libri censurati, 713, seguito da Pennsylvania e Florida. In diversi Stati liberal sono stati rimossi dalle biblioteche alcuni testi percepiti come offensivi dal punto di vista razziale. Lo scontro in corso si ripercuoterà probabilmente nella campagna elettorale per il 2024.

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