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Le armi di Trump contro la Cina: dossier, intercettazione e una talpa a Pechino

Pubblicato il 05/05/2020 12:52

Una partita a scacchi che si fa sempre più tesa, quella che Stati Uniti e Cina stanno giocando a distanza nel bel mezzo della pandemia globale. Gli Usa continuano a puntare il dito, sostenendo che il coronavirus sia stato creato nel laboratorio di Wuhan e che da lì sia poi fuggito, dando il là alla minaccia che ancora oggi spaventa il mondo intero. Incidente, errore, in ogni caso il frutto di azioni compiute da mano umana. Pechino, da par suo, si trincera dietro l’assenza di prove concrete che quando ripetuto anche negli ultimi giorni da Trump sia vero. In mezzo i servizi segreti dei rispettivi Paesi, al lavoro per smontare la tesi dell’avversario e portare nuova, preziosa acqua al proprio mulino.

Le armi di Trump contro la Cina: dossier, intercettazione e una talpa a Pechino

L’intelligence americana, al lavoro in questi giorni ma restia a diventare una semplice marionetta nelle mani di Trump, ha ribadito che al momento si tratta soltanto di teorie, mancando una vera e propria prova regina. Ma la Casa Bianca ha rilanciato sostenendo di avere tra le mani documenti importanti, e di star preparando un annuncio di grande impatto. Di cosa si tratta? Resta il mistero, in assenza di dichiarazioni ufficiali. L’Associated Press ha parlato, a tal proposito, di 4 pagine redatte dalla Homeland Security in cui si accuserebbe la Cina di aver creato una fitta nebbia intorno alle prime fasi dell’emergenza, lasciando il resto del mondo nell’ignoranza per sfruttare a suo vantaggio la pandemia.

Le armi di Trump contro la Cina: dossier, intercettazione e una talpa a Pechino

Una situazione più che spinosa al centro della quale ci sono gli alleati europei degli Stati Uniti, al momento non convinti della tesi del laboratorio di Wuhan ma comunque determinati a chiedere alla Cina ogni chiarimento necessario sulla gestione della crisi. Con la possibilità che un eventuale riscontro di omissioni e bavaglio a danno dei medici che cercavano di fare chiarezza dai nuovo fiato alle voci di chi chiede un risarcimento danni a danno del Dragone.

Le armi di Trump contro la Cina: dossier, intercettazione e una talpa a Pechino

Gli sviluppi dei prossimi giorni saranno in ogni caso legati alle mosse dei servizi segreti: il laboratorio di Wuhan in passato aveva collaborato anche con strutture straniere, americane, francesi e australiane, ma al momento non sarebbero arrivate da queste ultime conferme sugli esperimenti condotti all’interno e che potrebbero far pensare a una manipolazione a tavolino. Alcune testate hanno però parlato di una talpa che starebbe collaborando con gli americani, particolare che ha creato non poca apprensione negli analisti. Gli esperti cinesi, non a caso, hanno parlato per la prima volta di “ipotesi di guerra”. Una partita a scacchi che Usa e Cina portano avanti nella consapevolezza che, nel frattempo, i rispettivi elettori potrebbero manifestare tutta la loro insoddisfazione verso il proprio governo. Con la barra della tensione in costante ascesa.

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