x

x

Vai al contenuto

“Contratti sui vaccini? Se li rendete pubblici…”. Siamo alle minacce: la mossa di Big Pharma per nascondere la verità

Pubblicato il 06/04/2023 12:22

Mentre l’Unione Europea continua a voler celare la verità, con Ursula von der Leyen che si ostina nel nascondere agli occhi dei cittadini i contratti firmati con le case farmaceutiche per l’acquisto dei vaccini durante la pandemia, al di fuori dei confini del Vecchio Continente tanti Stati stanno affrontando la stessa battaglia ma con determinazione ben diversa. In Canada, sotto la pressione della Commissione per i conti pubblici, il Parlamento ha infatti votato recentemente a favore della consegna degli accordi. Il tutto, come precisato da Nation World News, nonostante le testimonianze dei vertici di Pfizer e Moderna che, in Aula, avevano chiesto agli onorevoli di fare un passo indietro. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Modello vaccini permanente”. Il piano dell’Ue per trasformare l’emergenza in regola: cosa ci aspetta

Dopo il voto favorevole, 11 membri della Commissione per i conti pubblici avranno ora la possibilità di visionare gli accordi stretti durante la pandemia per la fornitura di vaccini. Potranno avere accesso agli atti entro due settimane, anche se dovranno sottostare a una serie di stringenti limitazioni come il divieto di fare foto o video da mostrare poi in pubblico. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Cos’ha davvero Silvio Berlusconi”: scoop del Corriere della Sera, le reali condizioni dell’ex premier

Una decisione che sembra comunque aver molto scosso i vertici di Big Pharma, tanto che il presidente di Pfizer Canada Najah Sampson si è lasciato andare a dichiarazioni che hanno fatto scalpore: “La divulgazione del nostro accordo confidenziale sarebbe un uso straordinario di autorità. Bisogna considerare attentamente questa prospettiva prima di creare un precedente con conseguenze indesiderate sulla reputazione del Canada. Invierebbe un messaggio forte ai partner commerciali e alle aziende che cercano di investire, che le protezioni di riservatezza negoziate in buona fede con il governo federale potrebbero non essere vincolanti qui in Canada”. (Continua a leggere dopo la foto)

Parole che sono suonate alle orecchie di parte della stampa come vere e proprie minacce. Della serie, se renderete pubblici i dettagli degli accordi, aziende a noi vicine o direttamente collegate potrebbero fare passi indietro su altri fronti. Il deputato Garnett Genuis ha parlato apertamente di “situazione oltraggiosa”, ribadendo il diritto di accesso agli atti.

Ti potrebbe interessare anche: “Mi aiuta soltanto l’associazione Danni Collaterali”: il dramma di Giuseppe, in sedia a rotelle dopo il vaccino (VIDEO)