La memoria depositata dalla Arera (l’Autorità per energia, reti e ambiente) ci dice che la tregua è finita. Purtroppo, ci eravamo illusi negli ultimi mesi dinanzi al relativo calo delle bollette energetiche, conseguente al crollo del prezzo del gas sul mercato europeo. In realtà, proprio per il calo del costo delle materie prime, era logico supporre che il trend non sarebbe variato. Sui prezzi, in tutta evidenza, pesano le speculazioni dei mercati. E, dunque, per l’elettricità saremo destinati a spendere il 10% in più nel terzo trimestre dell’anno, rispetto alle tariffe del trimestre in corso, mentre i rincari saliranno del 25% nel trimestre successivo, da ottobre a dicembre. È scritto nella memoria depositata dalla Arera nelle commissioni Finanze e Affari sociali in occasione dell’audizione del suo presidente, Stefano Besseghini, in merito al cosiddetto Decreto Bollette. Anche la bolletta del gas sarebbe destinata a salire: “Le quotazioni dei mercati all’ingrosso del gas naturale per i prossimi mesi hanno di recente mostrato una volatilità crescente”, si legge nella memoria, e si legge anche che le tariffe sono previste al rialzo “per il terzo e quarto trimestre in rialzo, rispettivamente del 5% e del 15% rispetto alle quotazioni per il secondo trimestre”. Mettendo insieme i due aumenti, di fatto, si andrebbe quasi a neutralizzare il calo record del 55% previsto per il secondo trimestre dalla stessa Autorità. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Come ci imbrogliano sulle bollette del gas”, svelato il trucco del Mercato Libero

Inoltre, circa il provvedimento annunciato dal governo, ovvero la norma sugli aiuti alle famiglie nel caso il prezzo medio mensile del gas all’ingrosso dovesse superare i 45 euro al megawattora, Arera ha segnalato talune criticità. La misura potrebbe riguardare oltre 18 milioni di utenze. In particolare, l’Autorità per energia, reti e ambiente segnala che “l’orizzonte della misura limitato al solo trimestre ottobre-dicembre 2023” non contempla, così, alcuna protezione del consumatore per il periodo invernale tra il 2023 e il 2024, considerando che “eventuali prezzi elevati del gas nei mesi tra gennaio e marzo 2024 non darebbero luogo al contributo previsto”; altra discrasia che è stata rilevata interessa il rapporto tra costi e benefici della misura, che richiederebbe importanti aggiustamenti dei sistemi informativi dei venditori”. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> Gas, ecco perché i prezzi sul mercato scendono ancora ma le bollette aumentano

Infine, in merito al Decreto sulle bollette, ecco le parole esatte pronunciate ni audizione dal presidente di Arera, Stefano Besseghini: “Affinché sia concesso agli operatori il tempo tecnico necessario per rendere il contributo efficace già dal primo mese di attuazione, è essenziale che il previsto decreto del Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze, sia effettivamente adottato quanto prima“.
Potrebbe interessarti anche: Assoutenti: con la fine degli sconti in bolletta, in aprile sarà stangata (ilparagone.it)