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Venezia, il nuovo ingresso ai turisti sui terreni del sindaco: le rivelazioni del Domani

Pubblicato il 07/09/2021 14:55

Un terreno a ridosso del Ponte della Libertà, zona che gli abitanti di Venezia conoscono bene, destinato a ospitare il nuovo terminal di accesso turistico della città. In un’area che, però, appartiene a Luigi Brugnaro, sindaco al secondo mandato e da poche settimane leader del movimento politico Coraggio Italia, che punta a diventare il riferimento per i moderati. Un caso sollevato dalla testata Domani e che vede ora il primo cittadino costretto a difendersi dalle accuse di conflitto di interesse.

Venezia, il nuovo ingresso ai turisti sui terreni del sindaco: le rivelazioni del Domani

Lui, Brugnaro, si è per ora difeso difendendo “ridicole” le insinuazioni sul suo conto. Eppure la vicenda continua a tenere banco. Il nuovo punto d’accesso a Venezia per i turisti, scrive Domani, dovrebbe infatti sorgere su un’area che Brugnaro, fondatore dell’agenzia per il lavoro Umana, “ha acquistato quindici anni fa, per circa 5 milioni di euro. Un’area di 40 ettari affacciata alla laguna che negli anni della grande Porto Marghera riceveva gli scarti inquinanti delle lavorazioni dell’Eni, e che da tempo è in cerca di una funzione, vista la prossimità con il centro storico”.

Un’altra testata, la Nuova Venezia, racconta come tre anni fa la società proprietaria dell’area “aveva aperto una trattiva per la vendita, poi però non andata a buon fine, con l’imprenditore di Singapore Ching Chiat Kwong, che nello stesso tempo stava trattando con l’amministrazione comunale l’acquisto di due palazzi storici: Palazzo Donà e Palazzo Papadopoli. Nel terreno dei Pili avrebbero dovuto trovare spazio alberghi e negozi, oltre ad alcune palazzine residenziali. La società proprietaria dell’area dei Pili è la ‘Porta di Venezia’ della galassia Brugnaro: società inserita in un blind trust nel 2017, così come le altre società dell’Umana Holding, ma proprietaria di terreni su cui a decidere è il Comune”. Nella zona, ora il Comune ha deciso di realizzare uno dei terminal turistici per l’accesso a Venezia.

Domani ha messo insieme anche altri episodi con Brugnaro, un po’ sindaco e un po’ imprenditore, protagonista: ad esempio le nomine nelle società partecipate dove parte dei professionisti indicati dall’amministrazione arrivano dalle società dell’Umana Holding, o ancora la proprietà della Scuola della Misericordia, edificio usato recentemente da Dolce&Gabbana come quartiere generale per il fine settimane di sfilate in laguna. E ancora, “le varianti urbanistiche di cui hanno goduto società sponsor della Reyer, la squadra di basket del sindaco”. Il primo cittadino si è difeso definendo la vicenda “un attacco politico”, con il Pd cittadino che ha però subito parlato di “clamoroso conflitto di interessi”. La senatrice grillina Orietta Vanin ha presentato un’interrogazione per chiedere verifiche al governo.

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