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Niente cure per i pazienti, la dottoressa non è vaccinata: gli effetti collaterali della burocrazia del Covid

Pubblicato il 15/04/2022 10:16

Una dottoressa, medico di base, è stata sospesa per non aver obbedito all’obbligo di vaccinarsi contro il Covid, che vale per tutti i sanitari. È il primo e per ora unico caso nella provincia di Varese e fa parecchio rumore. Anche perché sembra un provvedimento ormai arrivato fuori tempo massimo, quando le follie del governo non trovano nemmeno un briciolo di riscontro medico e scientifico. La notizia, infatti, non è stata presa per nulla bene nemmeno dai suoi mutuati. Il caso singolo è confermato al quotidiano locale Prealpina da Ats Insubria e Ordine dei medici. (Continua a leggere dopo la foto)

In giornata è poi la stessa dottoressa no vax, che opera nella zona fra Masnago e Sant’Ambrogio, ad annunciare il provvedimento a suo carico con un cartello affisso all’ingresso dello studio e con un messaggio vocale che scatta dopo la chiamata. “Sono stata sospesa perché non vaccinata – si legge nell’avviso ai pazienti -, per cui dovete cercarvi un altro medico, rivolgetevi per informazioni ad Ats o Ordine”. La voce in segreteria suona amareggiata: “A me non hanno detto che cosa dirvi, mi hanno sospeso e basta da un giorno all’altro, mi spiace”. (Continua a leggere dopo la foto)

E questa notizia arriva nel giorno in cui in Europa scoppia il caso-Italia dopo che si è certificato che siamo il Paese con più morti “nonostante” il maggior numero di vaccini imposti e inoculati e il tipo di restrizioni più severe nel continente. Come scrive anche Il Tempo, “se consideriamo solo l’ultima ondata pandemica, dodici Paesi hanno avuto meno decessi di noi in rapporto alla popolazione”. Restrizioni e campagna vaccinale avrebbero dovuto farci primeggiare nella lotta al Covid ma i dati dicono altro. “Abbiamo preso in considerazione il periodo che va dal primo settembre 2021 al 9 aprile 2022, quando il primo ciclo vaccinale era stato completato e la maggior parte della popolazione era ormai protetta dal virus”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Nel lasso di tempo in questione, il ministero della Salute ha registrato 31.573 decessi di persone positive, pari a 530 per milione di abitanti”. Gli spagnoli, ad esempio, hanno introdotto restrizioni molto meno forti rispetto a quelle decise dal governo Draghi. Nonostante ciò, non sono andati incontro ad alcun disastro”. Come la Svezia, spesso criticata sui media italiani per aver fatto circolare liberamente il virus, che nell’ondata invernale ha avuto “solo” 3.814 decessi (368 per milione). Intanto, giunga alla dottoressa sospesa la nostra vicinanza e solidarietà.

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