Non ha mai usato mezze parole, Massimo Cacciari, per mostrare tutta la propria insoddisfazione nei confronti delle politiche di contrasto al Covid adottate dal governo Draghi. Bocciandole in maniera netta, inappellabile. Una posizione ribadita anche nelle scorse ore, quando il filosofo è stato ospite del programma Piazza Pulita in onda su La 7 e condotto da Corrado Formigli. Quando gli è stato chiesto un parere sull’obbligo vaccinale, infatti, l’ex sindaco di Venezia è tornato subito alla carica.
“Una vergogna, è scandaloso” ha tuonato Cacciari in collegamento con Piazza Pulita. “A me lo chiedete? Sapete benissimo come la penso su queste materie. È una cosa scandalosa, in nessun Paese al mondo è passata una norma di questo genere, in nessun Paese al mondo esiste una norma che obbliga alla vaccinazione per andare a lavorare. Al massimo in altri Stati si è intervenuti su singoli settori del mondo del lavoro”.
Infuriato, Cacciari ha risposto alterato alle domande di Formigli, sotto gli occhi del segretario Cgil Maurizio Landini: “Basta, ci mettiamo a parlare ancora, anche con lei di come è stata gestita male la pandemia… Per favore! Questa storia è uno scandalo, in nessun Paese al mondo è passata una norma di questo genere. Lo ripeto, è uno scandalo”. Ancora una volta, dunque, dal filosofo è arrivata una presa di distanza forte dalle scelte dell’esecutivo.
A pensarla come Cacciari, d’altronde, è un numero crescente di italiani, quelli che di fronte ai numeri in netto miglioramento di una pandemia che oggi fa meno paura hanno iniziato da tempo a chiedere un allentamento nelle restrizioni. Una pressione tale da parte dell’opinione pubblica da spingere il premier Draghi, come vi abbiamo rivelato sulle pagine del Paragone, a prendere in considerazione l’idea di abolire il Green pass, una delle misure più odiate dalla popolazione. Per provare, almeno in parte, a placare gli animi.
Ti potrebbe interessare anche: Green pass, rissa a destra. FdI accusa la Lega: “Votano per tenerlo”. Cosa è successo in Commissione