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Morto Steven Babbi, malato di cancro e abbandonato dall’Inps. Lo sostenne l’azienda

Pubblicato il 17/02/2020 10:14

Steven Babbi, 24 anni, era diventato una specie di simbolo. Era una testimonianza vivente che ha dato voce “alla richiesta di escludere dal limite di 180 giorni di malattia retribuita annuale tutti i malati oncologici”. Dall’età di 13 anni lottava contro il sarcoma di Ewing, un tumore che flagella il tessuto osseo. Il suo caso fece il giro d’Italia nel 2017 quando, avendo superato i sei mesi di assenza dal lavoro previsti dalla legge, gli fu sospesa l’indennità di malattia da parte dell’Inps. Furono i datori di lavoro della Siropack a sostenerlo e a farlo lavorare (regolarmente retribuito) nonostante il brutale azzeramento della contribuzione previdenziale.

Poi la drammatica notizia. L’annuncio del lutto lo ha dato venerdì pomeriggio l’azienda per cui lavorava, la Siropack Italia Srl. Queste le parole comparse su Facebook: “Con infinito dolore comunichiamo che Steven ci ha lasciati. Se n’è andato così come ha sempre vissuto, affrontando ogni momento con positività, forza e immensa determinazione”. Per il loro prodigarsi, Barbara Burioli e Rocco De Lucia, i proprietari dell’azienda, furono poi nominati dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

In breve tempo Steven Babbi divenne un simbolo di quella che alla stessa Siropack definirono “un’ingiustizia”. Oltre a quella del Quirinale, numerose furono le testimonianze di vicinanza al ragazzo, tutte visibili nel suo profilo Facebook dove spicca anche una foto che ritrae Steven assieme a Vasco Rossi. Nel febbraio 2016 l’assunzione alla Siropack dove si producono macchine per imballaggio per l’industria farmaceutica e alimentare.

Poi l’aggravarsi delle condizioni di Steven. Nel marzo 2017 dovettero asportagli, a Milano, un polmone. Per sei mesi percepì l’indennità di malattia. Tagliata a settembre. I colleghi volevano fare una colletta, ma poi Rocco e la moglie decisero di continuare a pagarlo. Avviando in seguito una determinata battaglia per difendere tutte le persone nelle stesse condizioni del loro dipendente. Sul sito della Siropack ora campeggiano queste parole: “Lotteremo con ancor maggiore determinazione per tenere viva la testimonianza di Steven Babbi e dare voce alla richiesta di escludere dal limite di 180 giorni di malattia retribuita annuale tutti i malati oncologici, per restituire a ciascun lavoratore quella dignità che Steven ha dimostrato fino alla fine, e per far sì che il nostro Paese destini più fondi alla ricerca, affinché i nostri malati possano avere una maggiore speranza di vita”.

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