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“Fatti i ca*** tuoi”. Sgarbi legge in diretta i whatsapp di Salvini, gelo in studio (VIDEO)

Pubblicato il 26/05/2023 08:11

Vittorio Sgarbi regala sempre grandi sorprese. L’ultimo show è andato in scena nella puntata del 25 maggio de “L’aria che tira“, il programma di approfondimento di La7 condotto da Myrta Merlino. Si stava parlando, tra le altre cose, della realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. Se il ministro e vicepremier Salvini sembra sempre più convinto dell’imminente inizio dei lavori, il critico d’arte e sottosegretario alla Cultura prova ancora a “bloccare” il tutto. E lo fa apertamente, anche scrivendo a Salvini stesso la sua idea, e cioè che il ponte è una follia e non si deve fare. Ma, a quanto pare, il leader della Lega non l’ha presa bene. E glielo ha detto via whatsapp. Un whatsapp che, sorpresa, Sgarbi legge in diretta. E cosa c’è scritto? (Continua a leggere dopo la foto)
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Rivela Vittorio Sgarbi nel suo intervento a “L’aria che tira”: “Già il 2 novembre dichiaro che il ponte sullo Stretto di Messina è difficile, è un miraggio di Salvini. Lui legge e mi fa arrivare notizia del suo disappunto. Io ho sempre contestato quest’opera, anche con Berlusconi. Ora che mi ha chiamato al governo la Meloni non ho cambiato idea, e ho detto, appunto, che è un miraggio di Salvini. Al che lui mi ha scritto (e Sgarbi apre il messaggio per leggerlo testuale, ndr): ‘Fatti gli affari tuoi, occupati di cultura. Se tu parli del ponte di Messina, io comincio a parlare di arte'”. (Continua a leggere dopo il video)
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Sgarbi, il messaggio a Salvini: “Distesi prima noi che il ponte”

Continua Vittorio Sgarbi a proposito del messaggio di Salvini in risposta alle sue riserve sul ponte sul Stretto di Messina: “Io penso che l’isola debba restare isola, per identità. Poi in quella zona c’è stato il peggior terremoto della storia d’Italia, quello dello Stretto appunto. Quindi non è detto che un ponte, anche fatto nel miglior modo possibile, possa resistere in caso di un nuovo terremoto”. Poi Sgarbi conclude con una battuta: “Saremo prima distesi noi che il ponte…”.

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