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“Con 15mila euro al mese…”, un furioso Peter Gomez asfalta la Serracchiani (VIDEO)

Pubblicato il 06/03/2023 17:13

Usualmente pacato, Peter Gomez, direttore della versione online de il Fatto Quotidiano, si è reso protagonista di una memorabile sfuriata contro Debora Serracchiani, vice presidente del Partito democratico, nella puntata odierna di Tagadà (La7). Durante il talk show politico condotto da Tiziana Panella, teneva banco il cosiddetto Mia – acronimo di Misura di inclusione attiva – il nuovo strumento che sostituirà il reddito di cittadinanza. “Se si guadagnano 15mila euro al mese si perde la testa”, ha affermato Gomez all’indirizzo della Serracchiani, le cui parole lo hanno “indignato”. Nello specifico, circa il MIA, la misura annunciata dal ministro del Lavoro, Elvira Calderone: “La destra copia anche nel nome – sosteneva Serracchiani – le buone pratiche di inclusione sociale varate dal Pd, contro cui anni fa avevano votato compatti”. E ancora: “Avevamo introdotto la Misura attiva per l’inclusione sociale con caratteristiche del tutto analoghe nel 2016 in Friuli Venezia Giulia (Regione che era guidata dalla stessa Serracchiani, Nda) ma anche in Emilia Romagna col Res”. (Continua a leggere dopo il VIDEO)

La difesa della misura non può accontentare, evidentemente, Peter Gomez che, dapprima citando il lauto stipendio che percepisce ogni parlamentare, e che porta a “perdere la testa”, la rimbrotta. “Serracchiani mi indigna, si occupa di lavoro e non si rende conto che agli occupabili verranno dati 375 euro al mese invece che 500”. Per poi aggiungere: “Vi pare che qualcuno possa vivere con 375 euro al mese? Ma dove?” Infine, considerando che l’Europa si sta mettendo d’accordo su un reddito minimo, che possa valere anche per coloro i quali non hanno uno stipendio, “non si possono affamare i poveri”, chiosa il giornalista italoamericano. (Continua a leggere dopo la foto)

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Nel senso che “se dai 375 euro al mese stai dicendo alla gente di andare a lavorare in nero e di non dover mai rifiutare quel tipo di lavoro”.

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