Chi immaginava che l’avvento di Elly Schlein alla guida del Pd potesse portare una ventata d’aria fresca dalle parti della sinistra italiana si troverà probabilmente costretto a ricredersi a tempo di record. Le idee espresse dalla nuova segretaria durante l’ultima puntata del programma Che Tempo che Fa condotto da Fabio Fazio, infatti, hanno scatenato più di qualche perplessità in rete, dove tanti utenti si sono interrogati in merito alle proposte avanzate su lavoro, profitto, ricchezza e redistribuzione. “Chi ha di più deve contribuire di più” ha spiegato Schlein. E ancora: “I profitti devono essere equamente distribuiti”. Frasi che hanno spinto gli internauti più attenti a chiedersi: non è che siamo tornati alla solita filastrocca della patrimoniale? (Continua a leggere dopo la foto)
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Schlein si è ben guardata da pronunciare quella parola, “patrimoniale“, in maniera diretta. Eppure è sembrata voler puntare proprio alle ricchezze degli italiani più fortunati dal punto di vista economico. Una passione antica, quella della sinistra per questa particolare tassa. Che sembra tornata nuovamente di moda con l’arrivo della nuova segretaria, fresca di vittoria alle primarie. (Continua a leggere dopo la foto)
Il Giornale ha ricordato in queste ore come Schlein avesse tra l’altro già affrontato il tema anche nella mozione congressuale: “Il fisco che vogliamo redistribuisce i redditi e la ricchezza e contribuisce a ridurre le diseguaglianze sociali” si legge a pagina 11 del documento. Tassare donazioni e successioni sembra in particolare la priorità della nuova leader del Partito Democratico. (Continua a leggere dopo la foto)
Anche nella mozione la parola “patrimoniale” non viene mai messa nero su bianco, ma i concetti espressi a Che Tempo che Fa sono stati chiari: “Certamente è un bene che ci sia chi fa profitti, ma a noi interessa che quei profitti vengano equamente redistribuiti. Chi ha di più deve contribuire in proporzione maggiore al benessere collettivo”. E sui social è subito scattata la paura: “Questa mi sa che vorrà presto metterci le mani in tasca…”.
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