Il processo di beatificazione di Elly Schlein, iniziato un minuto dopo la sua vittoria alle primarie nazionali del Pd, prosegue e raggiunge picchi surreali. “Aria nuova”, titola l’ultimo numero de l’Espresso da oggi in edicola, con la foto di Elly Schlein in copertina. “Luminosa, sorridente e un po’ sorpresa”, recita dunque l’anteprima dell’articolo sul sito del settimanale. Per Elly Schlein la vera sfida è adesso, prosegue l’anteprima: “Dare un’anima al partito e un’identità alla casa della sinistra”. Le sfide non riguardano solo il suo partito ma “il ruolo e l’immagine dell’intera sinistra italiana”. D’altronde la nostra eroina “è riuscita a portare al voto anche le periferie decimate dall’astensionismo”, è scritto. Della neosegretaria del Partito Democratico parla un lungo servizio che ricostruisce passo dopo passo la rincorsa e la vittoria, sbaragliando i pronostici, contro lo sfidante Stefano Bonaccini, di cui peraltro era la vice presidente alla Regione Emilia Romagna. Anche se nei circoli è prevalso Bonaccini tra gli iscritti, mentre Schlein ha vinto nei gazebo, dove poteva votare chiunque. In realtà, stando alle interazioni sui social, che sono un buon termometro del sentimento popolare, più che l’articolo pare aver colpito l’immagine in copertina. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Schlein, chi era costei?”. Il sondaggio che asfalta la nuova segretaria Pd: numeri impietosi
Aria nuova: in anteprima la copertina de L'Espresso in edicola da domenica #EllySchlein pic.twitter.com/cMO5gX21iA
— L'Espresso (@espressonline) March 3, 2023
Della neo segretaria “Luminosa, sorridente e un po’ sorpresa” si nota un aspetto piuttosto diverso dalle consuete immagini. Sarà questa, se ci consentite la battuta, “l’aria nuova” del titolo? In molti hanno ironizzato sul Web. “C’è della foto in questo Photoshop”, ha scritto un utente della Rete. Su questa falsariga viaggiano gli altri commenti: “Articolo su come usare Photoshop?”, scrive qualcun altro. “Un po’ meno Photoshop, grazie”, si legge ancora.
E poi c’è chi solleva una questione affatto marginale, se consideriamo l’afflato femminista di Schlein e della sua base: “Perché è donna bisogna farla sembrare bella per forza. Non mi sembra che ci si preoccupa di queste cose per gli uomini politici che certo non spiccano in bellezza”.
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