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“Non mi sento sicuro”. Saviano a sorpresa annuncia il clamoroso dietrofront

Pubblicato il 24/11/2022 12:52 - Aggiornato il 24/11/2022 13:24

Non accenna a stemperarsi lo scontro a distanza tra Roberto Saviano e Giorgia Meloni, neo premier che ha portato in tribunale lo scrittore per aver pronunciato in passato, durante una puntata del talk show Piazza Pulita, delle parole molto pesanti nei confronti degli esponenti del centrodestra. Nello specifico, l’autore di Gomorra aveva detto in quell’occasione: “Vi sarà tornato alla mente tutto il ciarpame detto sulle ong: ‘taxi del mare’, ‘crociere’… viene solo da dire bastardi. A Meloni, a Salvini, bastardi, come avete potuto? Come è stato possibile, tutto questo dolore descriverlo così?”. Un insulto, quel “bastardi”, che la leader di Fratelli d’Italia non aveva digerito, preferendo passare alle vie legali per tutelare la propria immagine. Con Saviano che, in queste ore, ha fatto nuovamente discutere per una scelta relativa ai suoi impegni. (Continua a leggere dopo la foto)

Lo scrittore avrebbe infatti dovuto presenziare a due incontri a Reggio Emilia, uno dei quali in auditorio circondato dagli studenti delle scuole, per parlare del suo ultimo libro dedicato al magistrato Giovanni Falcone. Entrambi gli appuntamenti, però, sono stati annullati. Il motivo? Come spiegato da Pietro de Leo sulle pagine del Tempo, sarebbe da ricondurre proprio al governo Meloni. (Continua a leggere dopo la foto)

In una lunga lettera, infatti, Saviano ha spiegato: “L’esposizione fisica preoccupa me e chi mi sta attorno perché l’odio è tangibile e non esiste alcuno scudo: chi dovrebbe difendere spazi di libertà e democrazia è impegnato a nascondere le macerie di un percorso politico, culturale e intellettuale che non ha saputo creare ponti, ma solo disgrazie”. Un affiorare d’odio iniziato evidentemente con le querele nei confronti dello scrittore. (Continua a leggere dopo la foto)

“Sono ben cinque le azioni giudiziarie pendenti da parte di ministri di questo governo. Chiunque, al mio posto, ne sarebbe paralizzato ha concluso Saviano”. Una presa di posizione che ha fatto discutere, con tanti utenti ad accusare lo scrittore di “vittimismo”. Ma anche la solidarietà del governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini: “Esprimo vicinanza a Saviano”.

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