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Le Sardine sono già finite: a Napoli un pugno di persone e tante contestazioni. Che flop

Pubblicato il 19/02/2020 16:36 - Aggiornato il 19/02/2020 21:19

Che la bolla delle Sardine si sarebbe sgonfiata presto lo avevano previsto in tanti. Pochi, però, avrebbero giurato sul fatto che quel momento sarebbe arrivato così presto. Ennesima manifestazione flop per le Sardine a Napoli. In piazza Dante, nonostante la presenza del leader nazionale Mattia Santori, c’erano meno di 300 persone. E l’evento è stato addirittura sospeso a causa di alcune contestazioni allo stesso Santori. Il leader del movimento è stato criticato sul palco da alcuni ex lavoratori per le recenti uscite pubbliche, mentre giù dal palco le critiche sono arrivate da alcuni militanti dei centri sociali che chiedevano spiegazioni sulla sua politica considerata filo-Pd.

Lo racconta anche Il Fatto Quotidiano. Proprio in Campania le Sardine sono state molto critiche anche sulla ricandidatura del presidente della Regione, Vincenzo De Luca. In piazza Dante Santori non è nemmeno salito sul palco. Attimi di tensione si sono registrati anche all’interno delle Sardine, dove uno dei membri attivi della sezione napoletana del movimento, Bruno Martirani, è stato “epurato” senza ricevere alcuna spiegazione. “Anziché fare interviste, bisognerebbe chiedersi il perché di questi flop e perché questo fenomeno qui non attecchisce”, spiega Martirani a Il Messaggero.it.

Martirani sul palco ci è salito ignorando il “veto” che gli sarebbe stato posto. “Arrivato a casa ho scoperto che i burattini napoletani di Santori e friends mi avevano cancellato dalle chat interne e dalla gestione della pagina e del gruppo Facebook che, tra le varie cose, avevo creato personalmente”, ha scritto l’ex sardina napoletana sui social.

E conclude: “È importante che tutti sappiano di fronte a cosa si trovano quando si parla di Sardine. La partecipazione e la democrazia sono molto lontane da questa storia. Napoli non è Bologna, il Mezzogiorno non è l’Emilia. Il cambiamento, a maggior ragione dalle nostre parti, non potrà di certo partire da qui”.

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