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Dimissioni di massa! In 300 rimettono l’incarico e mandano in tilt il servizio pubblico: “Cittadini abbandonati”

Pubblicato il 26/06/2023 15:11 - Aggiornato il 26/06/2023 15:12
Sanità Bologna dimissioni medici

È un fenomeno drammatico ma che serve almeno a farci riflettere. Come sta la nostra Sanità pubblica? A pezzi. Il Covid sarebbe dovuto servire per tornare a investirci, invece si è preferito dare i miliardi a Big Pharma per i non-vaccini. Li hanno chiamati eroi, poi li hanno abbandonati. E così ora i sanitari, medici in testa, stanno dicendo basta. A creare scalpore è la decisione, in particolar modo, di oltre 330 medici che, nel giro di tre anni, hanno dato le proprie dimissioni dagli ospedali di Bologna, dagli annessi servizi territoriali (sono compresi anche i medici di famiglia: 53 i dimissionari) e da quello di Imola. Ma il fenomeno riguarda l’Italia intera, da nord a sud, e in particolar modo il personale del pronto soccorso. (Continua a leggere dopo la foto)
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Dagli ospedali che afferiscono all’Ausl di Bologna, a iniziare dal Maggiore fino ai nosocomi di provincia e ai servizi territoriali, dal primo gennaio 2020 al primo febbraio 2023, hanno consegnato le loro dimissioni 128 specialisti. Poi ci sono altri 94 tra medici di medicina generale, pediatri, medici di emergenza sanitaria territoriale, psicologi e 19 specialisti convenzionati che lavorano sul territorio (ci sono cardiologi, endocrinologi, oculisti, pediatri, urologi, dermatologi, ginecologi, neurologi). Ma non è tutto. A questi numeri vanno aggiunti quelli del Policlinico Sant’Orsola (42 medici dimessi in 3 anni), quelli del Rizzoli (14), e quelli di Imola (34). Il dramma vero la Sanità lo sta registrando nei reparti di anestesia e rianimazione. Qui si è registrata – per restare nella terminologia medica – l’emorragia più grave. (Continua a leggere dopo la foto)
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Sanità, a Bologna dimissioni in massa dei medici

Come riferisce a Il Resto del Carlino Valentina Castaldini, capogruppo in Regione per Forza Italia, questa è “una situazione che si sta trasformando in emergenza”. E l’emergenza Sanità non riguarda solo Bologna, mal’Italia intera, con le dimissioni in massa di medici che non ne possono più. “Abbiamo richiesto questi dati alla Regione perché volevamo verificare con dati certificati quelle che erano le tante voci di medici che lasciavano gli ospedali, e i numeri forniti lo dimostrano. Gli ospedali dell’Emilia Romagna sono in grande sofferenza. Qui bisogna ripensare l’intero sistema: parlare con queste professionisti e capire bene perché vanno vai, come si può rimediare”.

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