Quello che sta accadendo all’Ospedale Cristo Re di Roma ha dello sconcertante. La struttura sanitaria, che si trova in Via delle Calansaziane, è da sempre il punto di riferimento per le nascite nella capitale, registrando una media di 2mila parti all’anno. E adesso proprio il reparto di maternità, fiore all’occhiello della sanità nazionale, sembra destinato alla chiusura. Il Cristo Re era di proprietà della Chiesa, ma nel 2014 è stato comprato da una società privata, specializzata in servizi sanitari, il Gruppo GIOMI Spa. Le voci di chiusura sono sempre più insistenti e arrivano da più parti, tanto che sui social molte mamme hanno deciso di portare avanti una petizione su change.org per impedire che questo accada. Sono già quasi mille le firme raccolte. (Continua a leggere dopo la foto)
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Nel testo della petizione si legge: “Vogliamo dare voce non solo a tutte le mamme che hanno partorito in questa struttura, e che si oppongono a questa chiusura insensata, ma a tutte quelle che avevano pianificato il loro parto da tempo e che a causa della chiusura non potranno usufruire degli ottimi servizi offerti dal reparto maternità. Vogliamo inoltre dimostrare il nostro supporto e solidarietà alle oltre 65 figure professionali (ginecologi, ostetriche, puericultrici e vigilatrici del nido) che verranno messe in cassa integrazione o sparpagliate in tutto il territorio”. Insomma, c’è la difesa a spada tratta del Cristo Re dalla chiusura del suo reparto di maternità. (Continua a leggere dopo la foto)
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Cristo Re verso la chiusura della maternità. Interviene la Regione
Una fonte interna all’ospedale Cristo Re, raggiunta da Tag24, conferma la volontà dell’azienda di chiudere il reparto di maternità per ragioni commerciali. “Dai social hanno capito bene. Qui si sta commettendo un omicidio nel vero senso della parola, hanno intenzione di fare una cosa del genere chiudere la maternità nonostante il Cristo Re sia nato proprio per questo motivo. Molte volte siamo stati l’ospedale delle prime nascite dell’anno”, dice. Il presidente della Regione Lazio, Rocca, assicura che garantirà i servizi essenziali alla cittadinanza e che il personale che operava in quel contesto sarà assorbito.
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