Hanno fatto discutere parecchio le parole della premier Giorgia Meloni, che ha sottolineato come “i soliti noti” vorrebbero un governo tecnico al posto di quello da lei guidato. Un riferimento ovvio soprattutto ai suoi avversari politici, tanto che la stessa leader di Fratelli d’Italia ha poi aggiunto: “La sinistra ha già pronta la lista dei ministri”. Manovre di pressione crescente, con lo spread sfruttato come arma, che rievocherebbero la fine del governo Berlusconi del 2011 e l’avvento improvviso di Mario Monti a Palazzo Chigi. Uno scenario del quale si è discusso anche durante l’ultima puntata del programma Stasera Italia, condotto da Nicola Porro su Rete4. Dove il giornalista Alessandro Sallusti ha sganciato una vera e propria bomba in diretta. (Continua a leggere dopo la foto)
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A riassumere il pensiero del direttore del Giornale è stato lo stesso Porro: “Sallusti ha detto una cosa chiara: ci sono due giornali con una proprietà ben precisa che stanno facendo un’operazione in questo senso”. Lo stesso Sallusti è poi entrato nel dettaglio. (Continua a leggere dopo la foto)
“Ci sono due gruppi editoriali di ricchi signori miliardari che hanno trasferito le loro attività finanziarie all’estero e scatenano i loro giornali per far credere agli italiani che il paese sta crollando”@alesallusti a #StaseraItalia pic.twitter.com/guRPZOBBrq
— Stasera Italia (@StaseraItalia) September 29, 2023
L’intervento di Sallusti a Stasera Italia (VIDEO)
“La famiglia Agnelli ha sempre avuto un peso in questo Paese – ha chiarito Sallusti a Stasera Italia – io dico che ci sono due gruppi editoriali, mi riferisco al gruppo Gedi (La Stampa e Repubblica) e al gruppo De Benedetti, ex Repubblica oggi Il Domani, che sono ricchi signori miliardari che hanno trasferito le loro attività finanziarie all’estero e vivono beatamente”. (Continua a leggere dopo la foto)
“Questi signori – ha concluso Sallusti – scatenano i loro giornali per far credere agli italiani che il Paese sta crollando. Comincino a venire in Italia a dare il loro contributo per tenere in piedi questa nazione, invece di restarsene in Svizzera o a Londra o in Olanda…”. Un messaggio chiarissimo ai diretti interessati, accusati di fomentare un clima allarmista che potrebbe destabilizzare il governo Meloni.