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“Metti un gay a girare il minestrone”. Platinette spara a zero sull’ideologia gender fluid e asfalta la sinistra

Pubblicato il 07/03/2023 17:50 - Aggiornato il 07/03/2023 17:52

“L’omosessualità è un business”, che risponde essenzialmente a logiche di mercato. Platinette, prototipo televisivo della Drag Queen, al secolo Maurizio Coruzzi, asfalta una certa sinistra progressista e paladina dei diritti della comunità Lgbt. Perché, in realtà, è la sua tesi, il crescente diffondersi di tali istanze non pare affatto spontaneo, quanto piuttosto eterodiretto: “La pubblicità ha capito che il business si fa se si mette un omosessuale a girare il minestrone nel pentolone”, afferma, tranciante, Platinette intervistato da Giulia Cazzaniga per La Verità. I gay, dunque, sono un prodotto da “vendere” e la necessità di creare loro un’etichetta, in realtà, non fa altro che accrescerne la marginalizzazione, come mero segmento di mercato. Ad esempio, “Quando cerco un film da vedere alla sera mi impressiona ancora che la dicitura Lgbtq identifichi un genere: è evidentissimo che si etichetta così un prodotto – prosegue ancora Coruzzi/Platinette – perché attraente per il consumatore”. Una trasgressione finta, di maniera. Anche riguardo all’orientamento sessuale di Elly Schlein, strumentalmente evidenziato da molti, “Bene ha fatto la presidente di Arcilesbica, Cristina Gramolini, a prender già le distanze sull’identità di genere”. dando ragione alla premier. Dichiarazioni importanti di Coruzzi, già ostracizzato dalla comunità gay per le sue idee difformi, particolarmente per le posizioni contrarie alla divulgazione dell’ideologia genderfluid nelle scuole e al Ddl Zan. O, ancora, per la sua ferma condanna della pratica dell’utero in affitto. (Continua a leggere dopo la foto)
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platinette intervista omosessualità business

Pensiero ripreso anche nell’intervista, nel seguente passaggio: “C’è prima l’affido, o l’adozione: si combatta eventualmente su queste leggi, non puntando alla comodità di chi, visto che ha centomila euro a disposizione, usa una donna come un forno del panettiere. E parlano di tolleranza e inclusione”. Smascherata “l’ipocrisia dei benpensanti”, Platinette inquadra con lucidità il vero problema, ovvero che si cerchi di far passare “un messaggio assurdo”: che l’orientamento sessuale di una persona ne determini la qualità, quella che pare più che altro una discriminazione di altro tipo. Dunque, sulla teoria (o ideologia) del Gender, “Ha ragione Giorgia Meloni“. (Continua a leggere dopo la foto)

platinette intervista omosessualità business

Nel lungo colloquio con Giulia Cazzaniga, Platinette smonta il mito del pericolo fascista, affermando che fascista è proprio l’impedire e ostracizzare ogni pensiero difforme, nonché i deliri del politicamente corretto, per cui anche naturali scelte semantiche possono far passare per “razzista” chi non adoperi il vocabolario progressista. Sicché Platinette, con una formula assai efficace, parla di “società igienizzata”.

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