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Al Sud famiglie meno povere grazie al Reddito di Cittadinanza

Pubblicato il 08/11/2019 11:48 - Aggiornato il 16/11/2019 11:22

Di Reddito di cittadinanza se ne parla sempre meno, e i mass media in questo giocano un ruolo fondamentale. E così è passata un po’ in sordina la notizia che grazie a questa misura il sud si sta davvero riprendendo. Grazie a Cristiana Gamba, che ha pubblicato un’attenta analisi su Il Sole 24 Ore, qualcuno adesso potrà ricredersi dopo mesi e mesi di false notizie che andavano a screditare una riforma che sta avendo benefici anche al di sopra delle aspettative. Le famiglie al Sud sono meno povere, dunque. E questo è un dato di fatto. L’indice di intensità della povertà si è ridotto grazie al reddito di inclusione, e scenderà ulteriormente nel corso del 2019 per gli effetti del reddito di cittadinanza.

Scrive Cristiana Gamba: “A fotografare il dato è Banca d’Italia nell’ultimo rapporto sulle Economie regionali, presentato ieri a Milano. Si tratta di numeri che non si vedevano da parecchi anni, fanno sapere gli analisti del report che stimano in quasi tre punti percentuali la flessione dell’indice per le Isole (dal 22,6 al 29%) e di quasi un punto (dal 21,5 al 20,8%) per il Mezzogiorno. Si legge nell’articolo del Sole che riprende il report di Bankitalia: “In termini assoluti la quota di persone in povertà non è diminuita, ma si è contratta marcatamente l’intensità della povertà, ossia la distanza tra la spesa delle famiglie in difficoltà e l’importo necessario per acquistare beni e servizi ritenuti indispensabili”.

“Il reddito di inclusione, introdotto nel 2018, avrebbe così permesso ai nuclei familiari più indigenti di migliorare le proprie condizioni di vita, ma non di uscire dallo stato di povertà. Al reddito di inclusione è subentrato poi il reddito di cittadinanza. Le persone beneficiarie – riporta il rapporto di Bankitalia – sarebbero poco meno di un milione, quelle in povertà assoluta quasi il doppio. Lo schema dei trasferimenti ha penalizzato i nuclei più numerosi: quelli composti da almeno cinque persone, che rappresentano il 15% delle famiglie in povertà, sono solo il 10% dei beneficiari”.

“Sulla base delle nostre elaborazioni – si legge nel rapporto – tale disallineamento sarebbe inferiore nel Mezzogiorno dove in virtù di un minore costo della vita risultano meno restrittive in termini reali facilitando il coinvolgimento delle famiglie povere soprattutto quelle più numerose. L’introduzione nel 2019 del Reddito di cittadinanza, nel suo complesso più generoso del Reddito di inclusione, in essere nel 2018, dovrebbe ulteriormente rafforzare questa tendenza”.

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