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“La Russia esce dal trattato sulle armi”. L’annuncio di Putin fa tremare il mondo: ecco perché

Pubblicato il 10/05/2023 15:23 - Aggiornato il 15/05/2023 16:49

In un crescendo di tensioni con l’Occidente, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato l’avvio delle procedure parlamentari per uscire ufficialmente dal Trattato sulle forze convenzionali in Europa (Cfe), al quale Mosca ha già sospeso la sua adesione dal 2015 interrompendo la partecipazione alle riunioni del gruppo di consulenza. Ma di cosa si tratta di preciso e perché questa notizia spaventa tanti analisti? Il trattato è in vigore dal 1990, dopo aver subito delle modifiche nel 1997 a seguito dello scioglimento dell’Urss, ed è considerato uno dei più importanti strumenti per il controllo degli armamenti delle varie potenze, con l’obiettivo di stabilire una parità di forze ai più bassi livelli (40.000 carri armati, 60.000 veicoli blindati, 40.000 pezzi di artiglieria, 13.600 aerei da combattimento e 4.000 elicotteri d’attacco), divisi in uguale misura tra i Paesi Nato e quelli legati dal Patto di Varsavia. (Continua a leggere dopo la foto)
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A partire dalla base originale, sul trattato sono state poi operate importanti riduzioni di armamenti, ammontanti a oltre 50.000 pezzi per entrambi gli schieramenti. Come spiegato dal Gazzettino, un elemento fondamentale sono le condizioni nelle quali sono avvenute le riduzioni e lìaccertamento dei livelli residui di dotazioni: è stato effettuato un grandissimo numero di osservazioni degli eventi di riduzione e di ispezioni dei siti, favorendo un clima di maggiore fiducia tra i singoli Paesi. (Continua a leggere dopo la foto)

La Russia esce dal trattato sulle armi: possibili conseguenze

Mosca ha preso le distanze dal patto già nel 2007, annunciando di non voler più applicare il Trattato sulle forze convenzionali in Europa. Allo stesso tempo, però, il Cremlino si era impegnato a proseguire il dialogo con le forze occidentali. Un gesto letto all’epoca come uno strumento di pressione sul resto del mondo, dopo la decisione americana di schierare un sistema antimissile in Europa. (Continua a leggere dopo la foto)

Proprio dopo la sospensione del Trattato, la Russia aveva avviato una lenta ma costante politica di riarmo. Ora, l’uscita definitiva dagli accordi potrebbe accrescere il rischio di un’eventuale escalation nucleare: secondo alcuni analisti, l’annuncio di Putin di fatto elimina l’ultimo baluardo degli accordi di disarmo sanciti con la fine della Guerra Fredda.

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