x

x

Vai al contenuto

Lo Spallanzani si sfila dal vaccino by Arcuri: e gli 89 milioni di euro degli italiani?

Pubblicato il 12/05/2021 14:36

Lo scorso gennaio era stato annunciato che il vaccino italiano Reithera, la cui progettazione era iniziata già nel 2020 e la sperimentazione era tutta nelle mani dell’Inmi romano, nasceva grazie a 5 milioni messi in campo dalla Regione Lazio di Nicola Zingaretti, 3 milioni dal Cnr e 80 milioni di Invitalia guidata dall’ex commissario Domenico Arcuri. Era stato proprio Arcuri a puntare forte sul vaccino made in Italy che avrebbe dovuto evitare al Paese il problema di carenza di dosi. La presenza dello Spallanzani nel progetto fungeva da garanzia per far ottenere i finanziamenti pubblici a Reithera, azienda privata controllata al 100% da Keires, società con sede a Basilea, in Svizzera. Ieri, però, in un servizio della trasmissione “Fuori dal coro” (su Rete4), il direttore scientifico dello Spallanzani Giuseppe Ippolito ha affermato: “Noi non abbiamo fatto la fase 2”. (Continua a leggere dopo la foto)

Il vaccino Reithera, dunque, è ancora in alto mare e quasi sicuramente non vedrà mai la luce. Le parole di Ippolito, però, aprono un piccolo mistero. A marzo Reithera aveva dato il via alla fase 2, tanto che – come ricostruisce La Verità – “anche gli ospedali «Goretti» di Latina e il «Moscati» di Avellino erano stati individuati, insieme ad altri 24, come centri di sperimentazione, coordinati dallo Spallanzani, e iniziavano la ricerca dei 900 volontari che avrebbero ricevuto 800 euro di rimborso. Da allora però, nessun dato ufficiale e tantomeno pubblicazioni dei risultati su riviste scientifiche, come da prassi”. (Continua a leggere dopo la foto)

Lo scorso 22 aprile l’azienda biotech ReiThera confermava di essere “fortemente impegnata nella fase 2-3 della sperimentazione clinica, avviata a marzo, del vaccino GRAd-COV2 basato sulla tecnologia proprietaria dell’adenovirus isolato dal gorilla, una tecnologia simile a quella di altri vaccini già approvati dall’Ema”. Secondo quanto riferito dal proprio direttore scientifico, lo Spallanzani però non ha seguito la fase 2. (Continua a leggere dopo la foto)

“Siamo a maggio e mentre si discute dell’allerta scorte soprattutto per Pfizer, il vaccino tricolore tarda ad arrivare, non sappiamo che fine hanno fatto gli 89 milioni di investimento ma sappiamo, come conferma il prof. Ippolito, che «lo Spallanzani non ha fatto la fase 2 del vaccino»”. Siamo sicuri che la sperimentazione stia andando avanti? E che fine hanno fatto i soldi degli italiani?

Ti potrebbe interessare anche: Sbarchi in Italia, l’Europa si tira già indietro: primi stop alla redistribuzione