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Regioni in allarme: boom di richieste di risarcimento per danni legati al vaccino

Pubblicato il 31/07/2021 14:12 - Aggiornato il 31/07/2021 23:00

Sta girando sui social e sul web una lettera inviata “alla cortese attenzione dei Direttori Generali ASST e dei Direttori Generali ATS” della Regione Lombardia, con protocollo del 21/07/2021. Oggetto: “Indicazioni per la gestione delle richieste di indennizzi/danni da vaccinazioni anti SARS-CoV2”. Questa lettera è molto significativa perché certifica che se la Regione – in questo caso il documento è relativo alla Lombardia ma da quanto ci risulta anche altre Regioni stanno ricevendo richieste analoghe – si muove per richiedere informazioni sulla gestione di queste istanze, vuol dire che migliaia di cittadini stanno inoltrando alla Regione stessa le richieste di indennizzi per eventi avversi dovuti al vaccino. Cosa c’è scritto infatti nella lettera? (Continua a leggere dopo la foto)

“Stanno giungendo con intensità crescente alle nostre aziende (come alle Aziende Sanitarie di tutto il territorio nazionale) richieste per indennizzo/risarcimento a seguito di somministrazione di vaccino. Tali richieste, sostanzialmente tutte identiche, riferiscono il verificarsi di eventi successivi alla somministrazione del vaccino e sono trasmesse anche al Ministero della Salute. Nella necessita di un uniforme e condiviso comportamento tra le Regioni si intende chiedere al Ministero, tramite il Coordinamento Interregionale della Prevenzione, di farsi carico del riscontro ai cittadini e comunque di condividere il percorso da attuarsi”. È dunque allarme. (Continua a legger dopo la foto)

Conclude la lettera: “Per quanto concerne le richieste di risarcimento come concordato con il Centro regionale di gestione del rischio in sanità, le richieste di risarcimento per danno da somministrazione del vaccino dovranno essere Comunicate dalle ASST/enti erogatori ai rispettivi assicuratori. Resta in ogni caso convenuto che nessuna azione verrà intrapresa nei confronti dei terzi in attesa che il Ministero fornisca opportune indicazioni nel merito. Referente dell’istruttoria per la pratica Graziella Rago – Lorella Sfondrini”. (Continua a leggere dopo la foto)

L’avvocato Andrea Perillo ha commentato così al nostro giornale la lettera: “È un ottimo segnale, vuol dire che alla Regione Lombardia stanno già arrivando richieste di risarcimento danni. Un chiaro campanello d’allarme per la Regione che si sta cominciando così a muovere. Le richieste di risarcimento danni teoricamente possono essere fatte sia nei confronti della Asl (dello Stato più in generale, quindi) sia nei confronti delle case farmaceutiche, ma anche nei confronti del medico che ha inoculato la dose”. (Continua a leggere dopo la foto)

Quanto alla possibilità che queste richieste vadano in porto, Perillo non si sbilancia, anche perché molto dipende dai contratti tra lo Stato e le case farmaceutiche: “Le aziende produttrici hanno fatto un contratto con lo Stato per le forniture, e si sono tutelate rimandando allo Stato stesso qualsiasi conseguenza derivante dai vaccini. Lo Stato, quindi, se deve pagare gli indennizzi non può rifarsi sulle case. E c’è un altro elemento. Proprio in virtù della struttura di questi contratti, potrebbe addirittura esserci un danno erariale per chi ha firmato il contratto e potrebbe essere quindi chiamato davanti alla Corte dei Conti”. Conclude Perillo: “Se la lettera inizia a girare così tanto, e tutti i cittadini che ne hanno diritto faranno le richieste di risarcimento danni o indennizzo – perché effettivamente colpiti da eventi avversi collegabili al vaccino – si crea davvero un caso. Altra conseguenza? È chiaro che così chi ha ancora dubbi sul vaccino non lo farà”.

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