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“Malore improvviso” alla guida, bimbo-eroe salva la vita al padre. Gli altri malori, purtroppo fatali

Pubblicato il 24/08/2023 17:15

Una tragedia sfiorata, evitata solo dall’immediato e meritorio intervento addirittura di un bambino, un bambino di appena 7 anni a cui suo padre deve la vita. Colto da “malore improvviso” – presumibilmente un infarto –, un 58enne di Bolzano, infatti, ha perso il controllo dell’auto e, con una incredibile serie di manovre su cui torneremo, il bambino-eroe è riuscito dapprima a mettere in sicurezza il veicolo e poi ad avvertire i soccorsi con il telefono del padre. Come i nostri lettori, purtroppo, sanno bene, dalla primavera del 2021 si susseguono quelli che chiamiamo “malori improvvisi” e verso i quali, nonostante le innumerevoli denunce, anche da queste pagine, larga parte della comunità scientifica continua a trincerarsi dietro l’inverosimile mantra Nessuna correlazione: non hanno intenzione di indagare l’inquietante coincidenza temporale con l’avvio e i picchi della campagna vaccinale a tappeto, esattamente sovrapponibili a questa mattanza che, ricordiamolo, sta stroncando innumerevoli vite e per lo più di soggetti giovani e sani, tra cui anche diversi atleti, registrando dati abnormi e assolutamente incoerenti con quelli relativi alle morti improvvise sino al 2021. (Continua a leggere dopo la foto)
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La prontezza di riflessi

Torniamo, ora, allo sconcertante episodio di Bolzano. Il 58enne alla guida, per il solito malore improvviso, si è accasciato sul volante e il bimbo ha compiuto in rapida sequenza atti eroici: prima, ha spostato la gamba dell’uomo dall’acceleratore, poi con le mani ha schiacciato il freno, infine ha tirato il freno a mano della Toyota Yaris Hibrid. Quando l’auto si è fermata, ha raccolto lo smartphone del padre ed ha chiamato il numero unico di emergenza 112: “Papà sta male, fate presto, correte a salvarlo”. Il piccolo ha, dunque, risposto correttamente a tutte le domande dell’operatore, riuscendo a dare anche la posizione precisa in cui si trovava con suo padre. Una stupefacente prontezza di riflessi (e una certa conoscenza del mezzo) di cui anche persone più adulte non sarebbero state capaci. Il papà è stato rianimato sul posto, prima del trasferimento al pronto soccorso dell’Ospedale “San Maurizio” di Bolzano. Il 58enne è ora fuori pericolo, come riporta il Corriere del Trentino. Spaventatissima, ma felice per lo scampato pericolo, la moglie del bolzanese e madre del piccolo eroe: “Le reazioni incredule che hanno avuto i medici e gli agenti della polizia municipale mi hanno fatto capire che siamo di fronte a qualcosa di insolito – ha detto – ma non dovrebbe essere così”. Infatti, la donna ha raccontato, ancora al Corriere del trentino, di aver insegnato al figlio come comportarsi in caso di emergenze di vario tipo e quale numero comporre, ovvero il 112. (Continua a leggere dopo la foto)
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L’ambulanza in ritardo, e senza un medico

Adesso, per una tragedia fortunatamente solo sfiorata, dobbiamo dar conto di due tragedie che, invece, si sono consumate ai danni di una giovane donna – appena 22enne – e di un uomo di 35 anni. Come detto, si conferma l’età che quasi mai supera i 50 anni delle vittime di “malori improvvisi”. Catanzaro è in lutto per la scomparsa di Martina Morelli, nonché sgomenta per dinamiche, tanto del malore fatale, quanto del disservizio degli operatori sanitari. La 22enne si trovava con la madre, Martina, nella sua casa vacanza a Montepaone nel catanzarese, da dove è partita immediata la richiesta disperata di soccorso al 118. Con un certo ritardo, è dunque giunta la prima ambulanza, ma senza neanche un medico a bordo. Ancora più tardi l’arrivo di un secondo mezzo medicalizzato. Ma ormai era troppo tardi per salvare Martina. Al padre, Rocco Morelli (foto in alto, assieme alla figlia), agente della Polizia, è giunto il messaggio di cordoglio di Franco Maccari, Presidente Nazionale Fsp Polizia di Stato: “L’Amico Rocco è parte attiva e da sempre presente in questo Gruppo di Amici. Le nostre parole ti siano di conforto per quanto possibile. Un sorriso con il cuore a Martina”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Tragedia in spiaggia

Infine, dobbiamo occuparci del turista rumeno di soli 35 anni, che si è spento dinanzi alla moglie e ai figli sulla spiaggia di Rimini, mentre era disteso sul lettino. Nonostante l’allarme e le primissime manovre di soccorso operate dai bagnini, dal personale del lido Bagno 112 a Rivazzurra, in attesa dell’arrivo del personale del 118, il 35enne non ha ripreso conoscenza, e neppure dopo l’intervento dei sanitari il suo cuore ha ripreso a battere. Come si evince dalla foto in alto, una serie di ombrelloni è stata messa per rendere invisibile la triste scena dei soccorsi, purtroppo inutili. Anche qui, riprendiamo l’interrogativo con cui abbiamo aperto: “Nessuna correlazione”? Ce lo devono dimostrare, coloro che fino a pochi mesi fa riuscivano persino a prevedere a che ora il famigerato virus fosse più contagioso, e se da seduti o in piedi.

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