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“Maxi-multa da 79 milioni”: la storica decisione contro il colosso delle consegne a domicilio

Pubblicato il 22/09/2022 09:18

Una maxi-multa da 79 milioni di euro per non aver messo in regola i rider. Questa la cifra che il servizio di corriere a richiesta Glovo dovrà pagare in Spagna: secondo il ministero del lavoro di Madrid, infatti, la società di consegne sarebbe responsabile di non aver adattato i contratti di oltre 10.600 fattorini alla “legge rider”, pensata per mettere fine allo sfruttamento selvaggio di queste figure. Il mancato adempimento costerà quindi carissimo all’azienda.

Come spiegato dal Fatto Quotidiano, la normativa prevede che i lavorati delle società di delivery siano inquadrati come dipendenti, non come autonomi, ma Glovo non si è adeguata alle nuove leggi nelle aree di Barcellona e Valencia. A renderlo noto è stata la radio spagnola radio Cadena Ser, che per prima ha fornito i dettagli della sanzione. “Siamo di fronte a dei falsi autonomi” ha commentato la ministra del lavoro di Madrid, Yolanda Díaz.

Díaz ha poi aggiunto che “questa azienda sta facendo ostruzione nei confronti degli ispettori del lavoro ed è molto grave in uno Stato sociale, democratico e di diritto, in cui le aziende devono rispettare la legge”. Anche per questo, ha concluso la ministra, “il peso della legge ricadrà su questa azienda”, confermando così le pesanti sanzioni.

Già in passato a Glovo era stato intimato in vari Paesi Ue di riconoscere come dipendenti i propri lavoratori. In Italia, una sentenza aveva obbligato la società di consegne ad “assumere il suo rider come dipendente, a tempo pieno e indeterminato”, mentre la Commissione Europea aveva approvato nuove linee guida per garantire maggiori tutele e diritti ai lavoratori della gig economy. Aziende come Glovo, secondo la decisione dell’esecutivo dell’Unione, devono quindi trattare i rider come dipendenti, riconoscendo loro ferie, malattia e congedi parentali. In Europa si stima che siano almeno 28 milioni le persone al servizio delle piattaforme digitali.

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