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Rai, Anas, Cdp: nel governo Draghi si sgomita per 500 poltrone ancora in gioco

Pubblicato il 17/02/2021 11:17

Incarichi già scaduti, incarichi in scadenza, e una lotta feroce per accaparrarsi poltrone che spesso valgono quanto e più di un ministero. Trovati i ministri, il governo è ora chiamato a una difficile prova del nove. Magari non particolarmente interessante per gli italiani, alle prese con una crisi economica senza precedenti. Ma fondamentale per gli equilibri della maggioranza: rinnovare un alto numero di incarichi nelle società pubbliche. In totale, i posti ancora vacanti sono circa 500, alcuni decisamente di peso (Cassa Depositi e Prestiti, Ferrovie dello Stato, Anas, Rai).

Rai, Anas, Cdp: nel governo Draghi si sgomita per 500 poltrone ancora in gioco

In scadenza andranno incarichi definiti ormai tre anni fa, quando al governo c’erano la Lega di Salvini e il Movimento 5 Stelle. I tempi sono cambiati, e parecchio, e così in tanti sperano in una discontinuità con il passato che possa aprire loro porte inaspettate. Con l’incognita, però, che porta il nome di Mario Draghi, che potrebbe optare per delle figure tecniche in alcune delle caselle ancora vuote. Non a caso, il premier ha incaricato dei “cacciatori di teste”, come succede nel privato, la selezione dei profili migliori. Accontentare tutti sarà in ogni caso missione quasi impossibile, visto che stavolta sono ben sei i partiti già intenti a sgomitare tra loro.

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Rai, Anas, Cdp: nel governo Draghi si sgomita per 500 poltrone ancora in gioco

Il posto più ambito è quello di amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, in corsa tra l’altro per rilevare Autostrade dai Benetton. Con il presidente Giovanni Gorno Temprini avviato verso la riconferma, a rischio è invece l’ad Fabrizio Palermo, scelto tre anni fa dal M5S. Si era parlato in passato di Arcuri, ma la fine del Conte bis ha fatto tramontare i sogni di gloria del super commissario. Il candidato forte è oggi Dario Scannapieco, attuale vicepresidente della Banca europea per gli investimenti, ma secondo La Stampa sarebbero salite le quote di Luigi Gubitosi, al momento in Tim.

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In Rai è dato in uscita l’ad Fabrizio Salini: in caso di scelta interna, a sostituirlo potrebbe essere Paolo Del Brocco di RaiCinema, con il direttore generale Alberto Matassino come possibile alternativa. Su Fs ha messo gli occhi Matteo Renzi, che punta le sue fiches sul ritorno di Renato Mazzoncini, ma sia su Ferrovie sia su Anas c’è grande attenzione da parte del premier Draghi. A breve si dovrà poi decidere chi prenderà il posto di Daniele Franco, diventato ministro del Tesoro, come direttore generale di Bankitalia: la corsa a due è tra i vice Luigi Signorini e Alessandra Perrazzelli.

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