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Il dramma dei suicidi in provincia di Treviso, tra crisi economica e Popolari Venete

Pubblicato il 20/08/2020 17:24

Negli ultimi 5 giorni nella zona di Montebelluna, in provincia di Treviso, si sono suicidate tre persone e, a quanto si sa, tutte attorno ai 50 anni di età, e come sembra tutte per motivi economici. In molti, in quella zona, pensano che queste tragedie siano collegate direttamente al crac delle due Popolari Venete, una nelle quali, Veneto Banca, aveva sede proprio a Montebelluna. Il dato però resta molto allarmante se collegato al numero di suicidi a tre cifre già raggiunto a causa dei crac bancari in tutta Italia. “Non se ne può più”, si sfoga un abitante di Montebelluna.

Purtroppo il governo sembra rimanere assolutamente sordo a tutti gli appelli dei cittadini, i quali denunciano di essere liquidati quasi sempre con risposte in assurdo e non più accettabile politichese. A Settembre, anche a causa degli NPL, che cominceranno a manifestare i loro effetti più negativi, la situazione non potrà che peggiorare in modo drammatico. “Noi non molliamo” – assicurano – “poiché lo dobbiamo a coloro i quali purtroppo non ci sono più”.

La frazione di Caonada è rimasta frastornata da due tragedie uguali che si sono succedute nel giro di pochissimi giorni. Prima è stato rinvenuto senza vita, nella sua abitazione di Caonada, un 54enne, sposato e con due figli. Poi un 41enne imprenditore nel settore della carpenteria leggera, residente pure lui a Caonda, è stato trovato ormai senza vita nel capannone dove aveva sede la sua azienda.

Nella stampa locale si parla di crisi depressive, ma anche di difficoltà che erano diventate un macigno insopportabile per queste persone che hanno poi deciso di togliersi la vita. Due eventi che hanno scosso tutti in città, dove i due uomini erano conosciutissimi. Che qualcuno insista per far sì che queste persone siano morte invano.

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