Un monologo che non è piaciuto a molti italiani, quello andato in scena durante la prima serata del Festival di Sanremo 2023. Un quarto d’ora durante il quale Roberto Benigni ha celebrato la Costituzione italiana, ha parlato di coraggio, di diritti, di libertà. Ecco, proprio su quest’ultimo punto in tanti hanno puntato il dito contro il comico toscano, accusandolo di ipocrisia e chiedendosi dove fosse durante la pandemia, quando parole come “obbligo”, “restrizioni” e “lockddown” erano all’ordine del giorno. Di questa opinione anche il giornalista Nicola Porro, che in un articolo pubblicato sul proprio sito ha spiegato: “Ho sempre trovato Benigni straordinario, la sua presenza sul palco è qualcosa che apprezzo da sempre, indipendentemente dal suo orientamento politico, quindi non mi fa strano dirlo anche oggi. Trovo invece ridicole le scomposte reazioni della stampa e dei buonisti de sinistra”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Porro contro Benigni dopo Sanremo: “Dov’eri qualche anno fa?”
Porro ha raccontato di aver letto lodi a Benigni “che non stanno né in cielo né in terra. Quale inno alla libertà e quale coraggio? Quando la Costituzione è stata violata in ogni suo principio, questi fenomeni dove diavolo erano? Gli stessi che oggi si proclamano fan della Costituzione, quando Conte ci chiudeva in casa a colpi di Dpcm, non mi pareva che si strappassero la pelle dall’indignazione”. (Continua a leggere dopo la foto)
Il conduttore di Quarta Repubblica ha ricordato quanto avvenuto con Draghi e Speranza, prima con l’obbligo di Green pass e poi con quello di vaccinazione: “È curioso che questi si ricordino della libertà solamente quando ne godiamo e non quando invece ci manca. È un po’ come fare gli antifascisti solamente a fascismo finito. La loro retorica sulla libertà mi fa veramente impazzire. Scommetto che se fossimo di fronte ad un totalitarismo (fascismo o comunismo che sia), nessuno avrebbe realmente il coraggio di difendere la Costituzione”. (Continua a leggere dopo la foto)
Porro ha ricordato come la Costituzione dovrebbe tutelare le libertà degli individui, cosa che invece non è stata fatta negli ultimi anni. Per poi chiosare: “Confido che ci sia almeno una percentuale di commensali che capisca bene come la Costituzione dovrebbe difendere le libertà dei cittadini nel momento in cui vengono violate, non in un momento come questo dove, grazie al cielo, greenpass e lockdown sono solamente un brutto ricordo”.
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