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“Pizza e ragù a rischio”. L’Italia rischia di dire addio ad alcuni dei suoi piatti-simbolo: cosa sta succedendo

Pubblicato il 07/03/2023 10:07 - Aggiornato il 09/03/2023 12:37

Il primo allarme era scattato con l’esplosione della guerra tra Russia e Ucraina, con il prezzo del grano schizzato di colpo alle stelle. Poi le famiglie avevano iniziato a segnalare come, sugli scaffali dei supermercati, i pomodori fossero sempre meno frequenti. Adesso anche il clima si è messo a giocare la sua parte: nelle scorse settimane, un clima insolitamente freddo ha ridotto la produzione nel Nord Africa, già colpito nei mesi precedenti da forti siccità. Non bastasse, le tempeste che hanno interessato il mare tra Marocco e Spagna hanno rallentato la distribuzione e il governo di Maghreb ha deciso di sospendere le esportazioni. Nel Regno Unito, alcune catene hanno scelto a loro volta di razionare la vendita dei prodotti. Il risultato? Come raccontato dal Messaggero, la crisi del pomodoro mette ora a rischio la sopravvivenza di alcuni storici alimenti, dalla pizza al ragù, gettonatissimi sulle tavole degli italiani. (Continua a leggere dopo la foto)
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pizza ragù a rischio

In Italia il razionamento non è mai scattato, ma ciliegini e datterini d’importazione sono ormai merce rara, con prezzi arrivati alle stelle. Per Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati, “il Marocco ha deciso di contingentare le esportazioni dei pomodori e così registriamo un calo del prodotto importato. Succede anche per i pomodori che transitano attraverso la Spagna. L’Italia ancora oggi resiste grazie ai pomodori che vengono dalla Sicilia, ma in alcune città come Napoli, Padova e Bergamo la presenza dei ciliegini ai banchi dell’ortofrutta comincia a scarseggiare”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Anche nella capitale il calo è evidente, ma “la crisi sembra più contenuta. In tutto il Paese si registra un aumento dei prezzi di tutte le qualità dei pomodori di almeno il 30% rispetto alle medie del periodo”. Le previsioni per il futuro, oltretutto, non sono delle migliori: “Con la primavera potremmo avere una produzione notevole di pomodori che permetterà di risolvere temporaneamente il problema per questa stagione. Rimane invece un tema più generale legato all’impatto che gli effetti dei cambiamenti climatici hanno sulla produzione degli ortaggi e sulla disponibilità dei prodotti”. (Continua a leggere dopo la foto)

Anche la pasta costa più cara a causa della guerra tra Kiev e Mosca: secondo un’analisi di Assoutenti a febbraio di quest’anno il prezzo al chilo è cresciuto del 19,7% rispetto ai dodici mesi dell’anno precedente. Il risultato? Alcuni prodotti tipici della cucina italiana sono sempre meno facili da trovare e, quando ordinati al ristorante, rischiano di giocare spiacevoli sorprese sul conto finale della serata.

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