Vi abbiamo raccontato tante volte, attraverso le pagine del Paragone, di come l’Unione Europea e i potenti della Terra abbiano da tempo iniziato a insistere sulla necessità di un radicale cambiamento delle nostre abitudini alimentari. Spazzando via dalle tavole prodotti che da secoli sono il fiore all’occhiello del nostro made in Italy, dalle carni ai vini, puniti con etichette che ne evidenziano la pericolosità. In favore di nuove portate a base di insetti, già eletti a cibo del futuro. Non deve stupire più di tanto, allora, che ci sia già qualcuno pronto a gettarsi nel business. A Torino proprio in questi giorni è arrivata, ad esempio, la prima pasta a base di farina di grillo, prodotto a chilometro zero realizzato da un’azienda di Scalenghe, Italian Cricket Farm, la prima ad aver chiesto l’autorizzazione per sfornare il cosiddetto “novel food”, ovvero appunto la farina d’insetto per l’alimentazione umana. (Continua a leggere dopo la foto)
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La pasta a base di insetti arriva in Italia: ecco dove
Come spiegato dal Messaggero, sul prodotto sarà evidente la dicitura farina di grillo: “Il nostro brand sarà ben riconoscibile – ha spiegato Ivan Albano, ad della società torinese – Perché la nostra pasta costa 4 volte quella che troviamo nei supermercati. E la farina circa 30 euro al chilo. Il nostro, piaccia o no ai puristi, è un prodotto ecologico ad alta gamma per contenuto e purezza proteica, adatto alle diete degli sportivi, decisamente migliore rispetto alle farine tradizionali. Pertanto lo vogliamo comunicare e farlo pagare quanto davvero vale”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Nello specifico, la pasta di grillo ha un colore più scuro, simile a quella integrale, con un sapore che invece, stando a chi l’ha provata, dovrebbe avvicinarsi più a quello di mandorla e nocciola. Quest’ultio dettaglio, però, dipende principalmente da quanta farina di grillo si utilizza nel piatto. Italian cricket Farm nata nel 2007 per iniziativa di aziende del territorio è stata la prima società italiana a chiedere l’autorizzazione per commercializzare polvere di grilli sul mercato alimentare umano. (Continua a leggere dopo la foto)
L’azienda è ora in attesa del via libera per poter vendere i propri prodotti anche nei supermercati e nei ristoranti. La risposta è attesa entro 60 giorni. “Ogni sera – ha concluso Albano – facciamo aperitivo con gli insetti ma non lo sappiamo. Il colorante rosso dello spritz è fatto con derivati della cocciniglia. Nessuno lo sa, nessuno si sconvolge”.
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